La Russia ha lanciato oggi, lunedì 18 dicembre, una serie di attacchi con i droni contro infrastrutture a Kiev e in altre città dell’Ucraina, causando black-out in molte aree del Paese.

Gli attacchi sono avvenuti quando la Russia ha dichiarato di avere abbattuto diversi missili di fabbricazione statunitense nel suo spazio aereo, vicino all’Ucraina e prima della visita di Vladimir Putin in Bielorussia.

Natalia Dobrovolska, una residente di Kiev di 68 anni, all’AFP ha raccontato: “Ho sentito per la prima volta la sirena del raid aereo ululare dalla strada… Ho pensato che ci sarebbe stato un attacco di droni. Per la prima volta mi sono spaventata”. La donna ha descritto di avere sentito più esplosioni prima che la corrente si interrompesse nel suo edificio, nella parte occidentale di Kiev.

I funzionari ucraini hanno affermato che la Russia ha usato 35 droni d’attacco in tutta la nazione, di cui 23 sulla capitale. L’Ucraina ha anche affermato di averne abbattuti 30.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha comunicato che le infrastrutture critiche sono state “danneggiate” ma non si sa se ci siano state vittime. L’operatore energetico Ukrenergo ha dichiarato che sono state programmate interruzioni di emergenza dell’elettricità nella capitale e in quasi una dozzina di regioni.

Mosca, dal canto suo, ha affermato che i suoi sistemi di difesa aerea hanno abbattuto quattro missili di fabbricazione statunitense su Belgorod, regione russa al confine con l’Ucraina. Si tratta della prima comunicazione del genere in quasi 10 mesi di combattimenti. Nel dettaglio, il Ministero della Difesa ha annunciato sui social media che “quattro missili anti-radar americani ‘HARM’ sono stati abbattuti nello spazio aereo sopra la regione di Belgorod”.

A proposito della visita a Minsk di Putin, il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha precisato che la “sovranità e l’indipendenza” del suo Paese non sono in discussione, mentre molti osservatori ritengono che la visita del presidente russo serva a trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina.

Il Cremlino ha smentito questa ipotesi definendola “stupida e priva di fondamento”. Lukashenko ha affermato che i due leader discuteranno della “situazione politico-militare” nella regione e della cooperazione economica. “Vorrei sottolineare ancora una volta questa caratteristica: nessuno, tranne noi, governa la Bielorussia”, ha sottolineato Lukashenko in una dichiarazione pubblicata dal servizio stampa presidenziale. “Dobbiamo sempre procedere dal fatto che siamo uno stato sovrano e indipendente”.

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