Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 Stelle, incontrando i giornalisti, ha affermato: “Il Movimento 5 Stelle si oppone all’invio di aiuti militari e a controffensive che esulino a quello che è il perimetro del legittimo esercizio del diritto di difesa del popolo ucraino, di cui all’articolo 51 della Carta dei diritti dell’uomo. Abbiamo chiesto al premier Draghi e al ministro Guerini di venire a riferire in Parlamento perché ci sia piena condivisione e conoscenza degli interventi programmatici del governo”. “Ci impegnamo – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio dei Ministri – per adottare tutte le iniziative parlamentari e di governo utili in questa direzione”.
Caso Petrocelli
Conte ha detto: “Per quel che riguarda Vito Petrocelli abbiamo confermato, con una riunione del gruppo del Senato, che ci sarà una modifica del regolamento che consentirà l’espulsione dal gruppo di Petrocelli. Ho chiesto anche conferma di un mandato per deferirlo al collegio dei probiviri per farlo uscire dall’intero Movimento”. E ancora: “Dimissione dei componenti della commissione? Questa è una decisione che va presa con gli altri gruppi perché in caso deve essere collettiva”.
Vito Petrocelli, presidente della terza commissione del Senato, su Twitter, in occasione del 25 aprile, ha scritto: “Buona LiberaZione“, con la Zeta maiuscola per riprendere il simbolo usato dai russi nella guerra in Ucraina.
A tal proposito, la capogruppo del PD al Senato, Simona Malpezzi, ha affermato: “Siamo molto preoccupati per il fatto che una Commissione così importante non riesca a lavorare: noi continuiamo a dire che debbono essere percorse tutte le strade possibili per aver un presidente che sia all’altezza della situazione, che non cada in quelle uscite che hanno superato ogni limite, come l’ultimo vorgognoso tweet sul 25 aprile”. Per il PD si deve valutare anche l’ipotesi di “spostarlo dalla Commissione”. “La presidente del Senato – conclude Malpezzi – sa che c’è una Commissione che non riesce a lavorare, c’è il regolamento che deve dirci, interpretandolo, che cosa dobbiamo fare”.
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