Il ministro della Salute ucraino Viktor Lyashko ha comunicato che 57 ucraini sono stati uccisi a causa dell’invasione russa e altri 169 sono rimasti feriti.

Lyashko ha anche affermato che le autorità ucraine stanno riutilizzando le strutture sanitarie del Paese per fare spazio a coloro che hanno bisogno di assistenza medica per via delle ostilità.

Intanto, bombe ed esplosioni si segnalano su Mariupol, città portuale che si affaccia sul mar d’Azov, ritenuta strategica dal Cremlino. I media locali riportano la disperazione della popolazione, sotto assedio da diverse ore.

Si è appreso, inoltre, che un aereo militare da trasporto russo, un Antonov An-26, si è schiantato nella Russia occidentale, vicino al confine ucraino. Lo ha reso noto il ministero della difesa, aggiungendo che le persone a bordo, il cui numero non è noto, sono tutte morte.

L’aereo “si è schiantato nella regione di Voronezh durante una missione per il trasporto di attrezzature (…) L’equipaggio è rimasto ucciso”, hanno affermato le autorità militari locali, evocando un guasto tecnico. L’Antonov An-26, di costruzione sovietica, può trasportare fino a quaranta soldati o diverse tonnellate di equipaggiamento.

Infine, il Pentagono ha comunicato che la Russia ha lanciato “oltre 160 missili in Ucraina”, come riferito dalla CNN.

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