Autorità ucraine hanno segnalato molteplici esplosioni nella regione occidentale di Leopoli e nella regione meridionale di Dnipropetrovsk.

Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi ha comunicato che cinque missili “potenti” hanno colpito la città e che i servizi di emergenza stanno operando. Sei civili sono rimasti uccisi e altri 8 feriti, tra cui un bambino. Lo ha riferito il governatore regionale, Maksym Kozytsky, come riporta Ukraina 24. Fino a pochi giorni fa, Leopoli, città vicina al confine con la Polonia, era stata considerata un porto sicuro, la meno colpita dai combattimenti rispetto ad altre parti dell’Ucraina.

Inoltre, le forze russe hanno conquistato Kreminna, centro abitato nella regione orientale di Lugansk. “Le truppe dell’aggressore hanno occupato Kreminna”, ha annunciato il governatore di Lugansk, Serhiy Gaiday, citato dai media ucraini. Kreminna è stata teatro di duri combattimenti in strada da quando è cominciata ‘la fase 2 dell’operazione militare speciale russa’ in Ucraina, che si sta concentrando sul Donbass.

Nuovo e duro messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui le forze russe hanno compiuto atti di tortura e rapimenti nel Sud – Est del Paese e ha invitato il mondo a rispondere: “Lì sono state costruite camere di tortura” e ha denunciato il furto di aiuti umanitari destinati alla popolazione.

Zelensky ha anche detto alla CNN che “circa 5mila bambini sono stati deportati da questa regione (di Mariupol n.d.r.) verso il lato russo. “Quindi non sappiamo, dove sono i bambini? Nessuno lo sa”, ha detto il presidente ucraino.

 

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