A Kushuhum, nella regione di Zaporizhzhia, in Ucraina, missili S-300 lanciati dall’esercito russo hanno distrutto la chiesa ortodossa di San Michele Arcangelo.

Yurii Karapetian, leader della comunità, ha dichiarato: “Nella notte un missile russo ha colpito la chiesa di San Michele Arcangelo del 1906. In quel momento non c’era nessuna funzione e nessuna benedizione del cibo pasquale nella chiesa, di solito molto affollata la notte di Pasqua”. “C’era l’ordine di non tenere le funzioni notturne a causa della minaccia dell’attacco missilistico”, ha aggiunto il sacerdote Volodymyr.

Inoltre, secondo il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Sergiy Lysak, l’esercito russo ha colpito anche la chiesa di Nikopol con artiglieria pesante, ferendo due persone. Lo riporta Unian. Anche Nikopol si trova di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

“I russi hanno confermato ancora una volta che non c’è nulla di sacro in loro. La chiesa di Nikopol è stata colpita con artiglieria pesante. Due persone sono rimaste ferite. Un uomo di 57 anni e una donna di 38”, ha dichiarato Lysak, aggiungendo che cinque edifici residenziali e diverse linee elettriche sono state danneggiati in città.

Infine, nella regione di Mykolayiv, i bombardamenti russi hanno causato la morte di due adolescenti. Lo ha denunciato il governatore militare della regione, Vitaly Kim.

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