Di recente le forze di Kiev hanno intercettato l’audio tra un soldato russo e la moglie in cui quest’ultima ha dato il ‘permesso’ al consorte di violentare le donne ucraine. Alcuni giorni dopo la diffusione della conversazione agghiacciante, è stata identificata la coppia ed è stata diffusa anche qualche foto dei due. Inoltre, l’uomo sarebbe rimasto ferito in combattimento. Si trattano di Roman Bykovsky e della moglie Olga Bykovskaya, secondo le informazioni pubblicate da Radio Liberty.

Il Daily Mail ha anche pubblicato la registrazione di 30 secondi, in cui la donna dice al marito che può violentare le donne ucraine ma non deve raccontarle nulla: “Non dirmi niente e usa le protezioni” sono le parole di Olga Bykovskaya, aggiungendo un sorriso sarcastico. E l’uomo, stupido dall’affermazione della moglie, ha insistito così: “Posso davvero?”. “Sì, te lo permetto. Indossa la protezione, però”.

Inoltre, il magazine britanico ha spiegato che i giornalisti di Radio Liberty hanno collaborato con le autorità del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) e sono riusciti finanche a risalire al numero di telefono coinvolto nella chiamata e che corrispondeva al social media Vkontakte. Da qui la scoperta dei nomi: il 27enne Roman Bykovsky e la moglie Olga, entrambi originari di Orel, in Russia. E sebbene il racconto dell’uomo fosse privato, è stato verificato attraverso fotografie di amici e familiari che corrispondono a un giovane che fa parte dell’esercito di Mosca.

Le indagini hanno, quindi, scoperto che appartiene al 108° reggimento d’assalto aviotrasportato delle guardie russe, unità noto per avere partecipato all’annessione della Crimea nel 2014. Il profilo social di Olga è rimasto attivo fino al 13 aprile, cioè da quando si è accorta di essere sotto indagine. Entrambi sono stati contattati e, separatamente, hanno negato di essere la coppia dell’audio. Tuttavia, i giornalisti di Radio Liberty hanno osservato che la voce dei soggetti corrisponde a quelli della clip. Per di più Olga ha menzionato nella conversazione che il marito si trovava a Sebastopoli, in cura per una ferita, prima di interrompere rapidamente la chiamata.

Alcune ONG e il presidente ucraino Volodimir Zelensky hanno già parlato degli stupri commessi dai russi contro madri, figlie e nonne.

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