Il conflitto tra Russia e Ucraina raggiunge un nuovo punto di svolta con la decisione di Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti di revocare le restrizioni sulla gittata delle armi fornite a Kiev. Questa mossa, annunciata dal Cancelliere tedesco Friedrich Merz, consente all’Ucraina di colpire obiettivi militari in territorio russo. Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che tali decisioni rappresentano una provocazione che costringerà Mosca a rispondere. Ecco gli ultimi sviluppi.
Una svolta nella strategia occidentale
Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti hanno deciso di eliminare le limitazioni sulla portata delle armi fornite all’Ucraina. “Non ci sono più limitazioni sulla gittata delle armi fornite all’Ucraina – né da parte dei britannici, né dei francesi, né da parte nostra, né da parte degli americani”, ha dichiarato Merz durante il forum WDR. Questa decisione permette a Kiev di utilizzare armamenti come i missili ATACMS americani e gli Storm Shadow anglo-francesi per colpire obiettivi militari in profondità nel territorio russo, una capacità finora limitata per evitare un’escalation diretta con Mosca.
Merz ha sottolineato l’importanza di questa svolta: “Fino a poco tempo fa, con rare eccezioni, l’Ucraina non poteva farlo. Ora può”. Il Cancelliere ha evidenziato che, mentre la Russia continua a bombardare indiscriminatamente città, ospedali e scuole ucraine, l’Ucraina deve avere la possibilità di difendersi colpendo le basi militari russe oltre confine. “Non si può parlare di vera difesa se non si è in grado di colpire l’aggressore anche al di fuori dei propri confini”, ha aggiunto, chiarendo che l’obiettivo è garantire a Kiev una difesa efficace senza incoraggiare attacchi contro obiettivi civili.
Putin: una “risposta forzata”
Il presidente russo Vladimir Putin, durante un incontro con la comunità imprenditoriale russa, ha ribadito la posizione di Mosca: “Ci hanno semplicemente costretti a fare quello che stiamo facendo ora e stanno cercando di renderci colpevoli”. Putin ha accusato l’Occidente di aver orchestrato un “colpo di Stato sanguinoso” in Ucraina, riferendosi agli eventi del 2014, e ha definito le recenti decisioni sulle armi a lunga gittata come una provocazione diretta.
In precedenti interventi, Putin aveva già avvertito che l’autorizzazione all’uso di armi occidentali per attacchi in profondità in Russia equivarrebbe a una dichiarazione di guerra da parte della NATO.
Un cambiamento qualitativo nella guerra
La possibilità per l’Ucraina di colpire obiettivi militari in Russia con armi a lunga gittata segna, secondo Merz, un “cambiamento qualitativo decisivo” nella guerra. Fino ad ora, l’Ucraina ha utilizzato principalmente droni a lungo raggio per attacchi su basi aeree, depositi di munizioni e raffinerie di petrolio in territorio russo. Tuttavia, le armi occidentali come gli ATACMS (con una gittata di circa 300 km) e gli Storm Shadow (circa 250 km) offrono una precisione e una potenza di fuoco significativamente maggiori.
Questa nuova capacità potrebbe permettere a Kiev di colpire centri di comando, depositi di armamenti e infrastrutture militari strategiche nelle retrovie russe, rendendo più costosa l’offensiva di Mosca. Tuttavia, Merz ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio difensivo: “La Russia bombarda senza pietà città, ospedali e scuole. L’Ucraina non lo fa, e vogliamo che continui a non farlo”. L’obiettivo, secondo il Cancelliere, è fornire a Kiev gli strumenti per contrastare l’aggressione russa senza alimentare una spirale di attacchi indiscriminati.
Il contesto del conflitto: un’escalation continua
L’annuncio della revoca delle restrizioni arriva in un momento di intensa attività militare. La Russia ha intensificato i suoi attacchi contro le infrastrutture energetiche e civili ucraine, con un recente attacco che ha coinvolto quasi 300 droni e 69 missili, uno dei più grandi dall’inizio del conflitto. Questi attacchi hanno causato la morte di almeno 12 persone, tra cui tre fratelli, e hanno danneggiato gravemente le infrastrutture ucraine.
Dall’altra parte, l’Ucraina ha compiuto un’audace incursione nel territorio russo, occupando temporaneamente alcune aree della regione di Kursk. Tuttavia, le forze russe, supportate da truppe nordcoreane, hanno recentemente ripreso il controllo di alcune località.






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