“La Russia sta passando momenti difficili” ma questo porterà a “un forte consolidamento”. Così il presidente Vladimir Putin durante una cerimonia per la consegna di onorificenze a personale del settore pubblico.

“Oggi è un momento particolare – ha affermato Putin – per il nostro consolidamento e il rafforzamento del nostro sentimento nazionale, del desiderio di rafforzare in ogni modo le basi della nostra spiritualità, creare le condizioni nelle sfere dell’economia, della produzione e dell’educazione dei nostri giovani per garantire un futuro incondizionato del nostro Paese”.

Putin ha anche affermato: “Spesso ci viene detto, e sentiamo dire, che la Russia ha iniziato una sorta di guerra. No, la Russia, con l’aiuto di un’operazione militare speciale, sta cercando di fermare questa guerra condotta contro di noi” in Crimea. Una parte di questa guerra, ha aggiunto Putin, “causa di un’ingiustizia storica, è finita fuori dai confini dello storico Stato russo”.

Situazione tesa a Belgorod

Intanto, non giungono buone notizie dal Cremlino sul nuovo fronte che si è aperto nell’area di Belgorod, in territorio russo, al confine con l’Ucraina.

“A differenza dell’esercito ‘eroico’ dipinto dai resoconti del Cremlino, le truppe di Putin non si sono distinte con alcun successo durante queste 24 ore. Ma hanno mostrato un successo eccezionale nella corsa a lunga distanza”.

Lo hanno affermato i membri della legione Freedom of Russia in un messaggio su Telegram, rispondendo a quanto affermato dal ministero della Difesa russo che aveva annunciato la sconfitta dei “sabotatori”. “Ma mentre loro corrono vigliaccamente tra i cespugli, noi andiamo avanti verso il nostro obiettivo: la completa liberazione della Russia”, si legge nel messaggio.

Parole che sembrano smentire la dichiarazione di ‘vittoria’ del governatore Vyacheslav Gladkov che, dopo appena un giorno, ha annunciato la conclusione dell’operazione di ‘antiterrorismo’ nella regione di Belgorod contro “un gruppo ucraino di sabotaggio e ricognizione nel territorio della regione di Belgorod”.

Sempre Gladkov ha riferito che un civile è rimasto ucciso durante l’incursione: la vittima è un residente nel villaggio di confine di Kozinka e sua moglie è rimasta ferita. Secondo le autorità della regione nell’operazione sono stati feriti, in totale, 13 civili.

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