Venticinquesimo giorno di guerra in Ucraina.
La Russia ha affermato di aver utilizzato missili ipersonici. Lo ha riferito il ministero russo della Difesa citato dalla Tass. In particolare, è stato usato un missile ipersonico Kinzhal per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell’ovest del Paese, come riferito da Interfax. Sempre lo stesso ministero ha fatto sapere che i missili Bastion hanno distrutot i centri ucraini di intelligence radio ed elettronica nella regione di Odessa: “Il sistema missilistico costiero Bastion ha distrutto i centri di Velykyi Dalnyk e Velykodolynske“.
Dal versante ucraino, le forze armate di Kiev hanno annuncito che finora sono stati uccisi circa 14.400 soldati russi. Mosca, inoltre, avrebbe perso 95 aerei, 115 elicotteri, 466 carri armati, 3 barche, 17 droni e 72 lanciarazzi dall’inizio dell’invasione, il 24 febbraio scorso. Inoltre, sarebbero 112 i bambini uccisi, 3 in più di ieri.
L’esercito ucraino ha, inoltre, informato che un altro generale russo è stato ucciso: si tratta del generale Andrei Mordvichev morto nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria. Le forze armate ucraine, poi, hanno perso “temporaneamente” l’accesso al mar d’Azov, durante l’assedio a Mariupol da parte dei russi.
Secondo il Ministero della Difesa Britannico, la Russia è stata “sorpresa dalla portata e dalla ferocia” della resistenza Ucraina ed è stata “costretta a cambiare il suo approccio operativo”. “Il Cremlino finora non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi originali” e “adesso sta perseguendo una strategia di logoramento“, ha spiegato il ministero, sottolineando che “è probabile che ciò comporti l’uso indiscriminato della potenza di fuoco con conseguente aumento delle vittime civili, distruzione delle infrastrutture e intensificazione della crisi umanitaria”.
Infine, il presidente dell’Ucraina Zelensky ha chiesto un incontro a Vladimir Putin per discutere i termini della pace ma il Cremlino ha fatto sapere che sarà organizzato solo davanti a una concreta proposta negoziale.
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