Brent Renaud, 51 anni, giornalista americano è stato ucciso dalle forze russe.

Ne ha dato notizia, con un post su Facebook, il capo della Polizia della King Region, Andrei Nebitov. Su Twitter sono state diffuse foto dei documenti del cronista che sembrano confermare il suo decesso.

Il giornalista, stando a quanto spiegato da Nebitov, è stato ucciso a Irpin, città di 40mila abitanti dell’oblast’ di Kiev. Sarebbe rimasto ferito un altro giornalista e si sta provando a portarlo via dalla zona dei combattimenti.

La notizia è stata diffusa anche dal britannico Guardian. Renaud, si è appreso, è rimasto colpito al collo dalle forze russe che hanno aperto il fuoco contro un auto in un checkpoint. Lo ha detto il collega ferito, che si trova all’ospedale di Kiev per essere medicato. Stavano filmando i rifugiati in fuga quando sono stati colpiti alle spalle.

“Siamo profondamente rattristati dalla morte di Brent Renaud. Brent era un fotografo e un regista di talento che negli anni passati aveva collaborato con noi”. Così il New York Times in un comunicato dopo l’uccisione di Renaud a Irpin. “Anche se aveva collaborato con il Nyt in passato (più recentemente nel 2015) non si trovava in missione in Ucraina per il quotidiano. Le prime informazioni riferiscono che lavorava per noi perché è stato trovato con il tesserino del giornale che gli era stato dato per una missione anni fa”, si legge ancora nella nota.

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