Antony Blinken e Lloyd Austin, segretario di Stato e segretario alla Difesa degli Stati Uniti d’America, si sono recati a Kiev, nella capitale Ucraina, per la prima volta da quando la Russia ha invaso il Paese, ovvero il 24 febbraio scorso.
La coppia di diplomatici statunitensi hanno colto l’occasione per annunciare altri aiuti militari dal valore di 700 milioni di dollari. Inoltre, hanno ribadito che le visite americane sul suolo ucraino saranno, d’ora in poi, regolari, in attesa che la macchina diplomatica di Washington torni a Kiev già in settimana.
L’incontro è avvenuto ieri, domenica 24 aprile. Oleksiy Arestovych, consigliere di Volodymyr Zelensky, ha comunicato che, durante il colloquio, si è parlato delle difese di Mariupol “sull’orlo del collasso” e sulla necessità “disperata” di armi offensive.
Come reso noto dallo stesso Blinken, l’incontro è durato circa tre ore: “Ci siamo concentrati sul lavoro che deve essere fatto sullo scacchiere che abbiamo di fronte, su come stiamo procedendo lungo tutte queste diverse linee di sforzo”, ha spiegato Blinken in una conferenza stampa che si è svolta in una località in Polonia di cui non è stato reso noto il nome, vicino al confine con l’Ucraina. “Non abbiamo visto nulla lungo il percorso e a Kiev siamo andati direttamente al Palazzo presidenziale. Ma per le strade della città abbiamo visto la gente, prova del fatto che la battaglia per Kiev è stata vinta“, ha aggiunto.
Mosca, intanto, ha chiesto nuovamente agli USA di bloccare il rifornimento di armi all’Ucraina. Lo ha detto l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov al canale televisivo russo Rossiya 24, annunciando l’invio di una nota in proposito. Lo ha riferito la Tass. “Un totale 800 milioni di dollari, questo e’ l’ammontare del finanziamento per le armi sostenuto dagli Usa per Kiev. Si tratta di un numero importante che non aiuta la via diplomatica. Abbiamo inviato una nota, evidenziando che troviamo inaccettabile che gli Usa forniscano armi e chiedendo che si fermino. È un tentativo di aumentare le tensioni e vedere ancora più vittime”, ha spiegato il diplomatico.
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