Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, ha chiesto l’ammissione immediata dell’Ucraina all’Unione Europea attraverso la nuova procedura accelerata e semplificata. Ha chiesto, inoltre, ai soldati russi di deporre le armi. Tutto questo in attesa degli esiti del primo incontro a Gomel, in Bielorussia, tra Mosca e Kiev dopo lo scoppio della guerra.
Zelenksy, rivolgendosi ai soldati russi, in un video ha detto: “Abbandonate i vostri equipaggiamenti. Andate via da qui. Non credete ai vostri comandanti. Non credete ai vostri propagandisti. Salvatevi”, sostenendo che già oltre 4.500 soldati di Mosca hanno perso la vita durante l’attacco del Cremlino.
Si è appreso che la delegazione Ucraina, durante i negoziati, chiederà il cessate il fuoco “immediato” e il ritiro delle truppe russe. Lo ha annunciato la presidenza Ucraina. “La delegazione Ucraina è arrivata nell’area del confine ucraino-bielorusso per partecipare ai negoziati – ha affermato la presidenza in una nota – la questione chiave è un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe dal territorio ucraino”.
“Abbiamo deciso di raggiungere un accordo, ma deve essere nell’interesse di entrambe le parti”, ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinski, uno dei massimi consiglieri del Cremlino.
Infine, il bilancio dell’ONU. Almeno 102 civili, tra cui 7 bambini, sono rimasti uccisi da giovedì, giorno dell’inizio dell’invasione russa. 304 i ferit. Le Nazioni Unite precisano, però, che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto. “La maggior parte di questi civili è stata uccisa da armi esplosive ad ampio raggio, tra cui il fuoco di artiglieria pesante, lanciarazzi e raid aerei. I numeri effettivi sono, temo, considerevolmente più alti”, ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, all’apertura del Consiglio dei diritti umani.
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