A Napoli, la scorsa notte, ci sono stati lunghi momenti di guerriglia nella prima serata di coprifuoco. Centinaia di persone, soprattutto giovani, sono scesi in strada per protestare contro le misure restrittive imposte dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con l’obiettivo di limitare la diffusione del coronavirus. E contro il preannunciato lockdown dallo stesso governatore.
Scontri con la polizia sono avvenuti in direzione del lungomare Caracciolo e verso Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta Regionale. Le forze dell’ordine hanno risposto con le cariche all’assalto dei manifestanti che hanno incendiato casonetti, fatto scoppiare petardi e urlato cori ‘da stadio’. Assaltata anche un’auto dei vigili urbani.
È stata anche aggredita una troupe di Sky che stava documentando la protesta. L’inviato Paolo Fratter e gli operatori Vincenzo Triente e Fabio Giulianelli sono stati picchiati dai presenti in diretta televisiva.
IL VIDEO:
Il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ha affermato: « Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza».
Da rimarcare che, mentre a Napoli c’era la sommossa, il sindaco Luigi De Magistris è rimasto nello studio di Quinto Titolo, programma di Raitre, scatenando molti commenti negativi su Twitter.
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