Torna l’appuntamento con il Salone del libro di Torino e quale migliore occasione per la premiére de L’ombra di Rol – una nuova indagine del commissario Moretti secondo romanzo di Enzo Orlando, che rientra a pieno titolo nella collana giallonero, edito da Bonfirraro, che dopo il grande successo del suo romanzo d’esordio “Il diario Lombroso” e il killer dei musei, torna a farci rivivere le magie di Torino, dei protagonisti che l’hanno abitata, l’hanno caratterizzata infondendo mistero e trascendenza.

L’ombra di Rol di Enzo Orlando verrà presentato per la prima volta al pubblico venerdì 10 maggio alle ore 18.30 presso lo SpazioNizza11 in collaborazione con il comitato RilanciAmo i Portici di Via Nizza. Oltre all’autore, durante la presentazione, interverranno il presidente del comitato Francesca Mauroni e il giornalista Pier Francesco Caracciolo.

Inoltre il libro sarà presente al Salone del libro di Torino dal 9 al 13 maggio presso lo stand della casa editrice Bonfirraro, Pad . Oval – Stand U 69.

Se nel suo primo romanzo Enzo Orlando ha dato voce a due dei simboli cardini di Torino, il Museo Lombroso e il Museo nazionale del Risorgimento, con il secondo romanzo si rievoca la figura misteriosa e storica di Gustavo Rol, il sensitivo torinese che ha diviso in due l’opinione pubblica, tra chi lo stimava e ne seguiva con interesse le “doti sovrannaturali”, e chi invece lo accusava e lo criticava pensandolo quale inventore di infondate e inesistenti illusioni.

Perchè Enzo Orlando, torinese d’adozione e napoletano d’origine, ha voluto scrivere su Rol?
“mentre facevo le mie ricerche sulla Torino “magica” per il mio primo romanzo, sono rimasto fortemente suggestionato dalle testimonianze delle persone che hanno conosciuto e frequentato Gustavo Rol. Gli “esperimenti” che effettuava nel suo salotto erano stupefacenti. Ho pensato che l’investigatrice Claudia Bonivént, da appassionata del mistero e da fan di Dylan Dog, non poteva farsi sfuggire l’occasione di curiosare, nell’appartamento dove Rol visse metà della sua vita”.

Una nuova indagine per il commissario Moretti, nuove piste e nuovi contesti si ripresentano: da un lato Torino, i Portici di Carta e l’assassinio di un libraio, e dall’altro il meridione del 1861, ed efferati delitti a sfondo sessuale ai danni di giovane ragazze.
La storia intreccia passato e presente, in una continua indagine che porterà Moretti di fronte un bivio: due piste, una legata a delitti risalenti al 1861, pista che viene aperta da una missiva trovata in casa del libraio assassinato. La seconda riporta Moretti nuovamente indietro nel tempo, stavolta però gli si ripresenta la medium, già protagonista durante la sua precedente indagine per l’omicidio Lombroso.

L’autore, appassionato di musica jazz e non solo, riesce tra le pagine del libro a far suonare al commissario Moretti, dopo tanto tempo, la tromba durante una“jam session” davanti a un pubblico competente.

Il mistero non si chiude, ma si infittisce con l’ombra di una delle figure più iconiche della Torino magica e misterica: Gustavo Rol, la cui assenza si fa presenza per le strade di una Torino in cui Moretti cerca ancora una volta di risolvere i suoi misteri, i suoi delitti, e stavolta con nuove ombre al suo fianco.