Un intervento molto particolare quello operato dai Vigili del Fuoco e dagli esperti dell’ENPA di Trieste.

Già il nome della grotta non deve avere portato bene al capriolo. E’ precipitato, infatti, in quella che è conosciuta come “grotta dei cacciatori”.

Ad avvisare i soccorritori, informa l’ENPA di Trieste, è stata una signora. Subito l’intervento si è presentato particolarmente difficile. E’ stato lo stesso Comandate della squadra dei Vigili del Fuoco accorsa nei luoghi, a calarsi in corda all’interno della grotta. A seguire anche il Veterinario dell’ENPA che ha provveduto a sedare il povero animale. In tale maniera è stato possibile imbragarlo e portarlo in superficie. Per fortuna il capriolo ha riportato solo ferite di lieve entità consentendo così di disporre il ricovero presso il Centro Recupero Fauna Selvatica gestito dall’ENPA di Trieste.

Dovrà ora passare qualche giorno prima che l’animale possa tornare nei boschi. Una vera e propria degenza nel corso della quale il capriolo verrà tenuto sotto osservazione.

Il capriolo è un ungulato comune in diverse parti d’Italia. La natura vivace (in alcuni luoghi è noto come “folletto dei boschi”) e l’intraprendenza forse di un giovane esemplare, hanno contribuito alla caduta all’interno della grotta. Purtroppo si tratta di una preda ambita dal mondo venatorio e, coincidenza del caso, è andato a cadere proprio nella “grotta dei cacciatori”. La Natura, però, lo ha voluto in vita.

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