Un cane maremmano “investito” nei pressi di Agropoli, in provincia di Salerno. Questa la prima segnalazione pervenuta alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Salerno. A quanto sembra il povero animale è rimasto senza soccorso finchè una persona sensibile lo ha trasferito presso l’ASL competente territorialmente.
Il primo appello lanciato dai volontari è stato così per uno stallo temporaneo; il maremmano, riferiva la Lega Difesa del Cane, rischiava di finire in un canile. Per lui, dopo quello che aveva passato, occorreva assolutamente una sistemazione in famiglia; tutte le spese di cura e riabilitazione, sarebbero state sostenuto dagli stessi volontari.
Iniziava così una nuovo percorso sanitario finchè gli approfondimenti hanno rivelato come l’investimento, fino ad allora ritenuto probabile, non era in realtà tale. Il dolcissimo cagnolone, riferiscono i volontari, non era stato messo sotto da un veicolo, bensì centrato da un colpo di arma di fuoco. Una delle zampe, in particolare, si presentava maciullata.
Tanto grave appare la ferita, che si dovrà forse ricorrere all’amputazione dell’arto. Come se ciò non bastasse il cane presentava una catena metallica al collo. Una storia di maltrattamenti ed abbandono, visto che la catena era incredibilmente penetrata nella carne. Per poterlo liberare si è dovuto ricorrere a delle robuste tenaglie.
Il cane è buonissimo e non è neanche ipotizzabile un atteggiamento aggressivo che potrebbe avere indotto qualcuno ad un gesto crudele quanto illegale. Situazioni, queste ultime, che sono purtroppo diffuse in diverse regioni Italiane. Cani, ma anche altri animali, che vengono eliminati con un colpo di fucile. Comportamenti, purtroppo, che non vengono adeguatamente puniti dalla legge contro i maltrattamenti.
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