La congiuntura economico-assicurativa in Italia viene messa in evidenza dagli ultimi dati resi noti dall’Ania. Numeri grazie ai quali ad emergere è il valore della produzione che, nel mese di agosto, nel ramo vita polizze individuali delle imprese italiane ed extra UE, ha raggiunto quota 6,0 miliardi con un +19,4% rispetto ad agosto dello scorso anno.
Esaminando il report realizzato da Ania da gennaio ad agosto i nuovi premi vita hanno raggiunto i 54,2 miliardi, mentre si è ridotta ulteriormente la contrazione con un -8,8% rispetto all’analogo periodo del 2016.
I primi sei mesi del 2017 ci aiutano a capire che la frequenza dei sinistri, verificatisi nel ramo Rc auto, è in lieve aumento con un +0,9%, ed ha raggiunto un valore pari a 5,65% rispetto al 5,60% del 2016.
Osservando il mercato assicurativo inoltre è dato di sapere che il costo medio dei sinistri, avvenuti e liquidati nel primo semestre del 2017, ha raggiunto la quota dei 1.558 euro, con un incremento dell’1,3% rispetto allo scorso anno. Per essere più chiari è bene sottolineare che parliamo dei cosiddetti “sinistri gestiti di generazione corrente”.
Riflettori puntati sulle assicurazioni italiane nel I semestre 2017
Le stime riportate dall’Ania, anche se provvisorie, permettono di evidenziare i risultati dei conti economici del semestre delle imprese assicuratrici.
Ad emergere sono dettagli quali la presenza di un utile netto di esercizio quasi in linea con il semestre dello scorso anno.
Parlando del settore vita, e riferendoci ai primi sei mesi del 2017, risulta evidente una netta contrazione dei premi contabilizzati che possiamo leggere con un-10,1% in termini percentuali e un -5,6 in miliardi.
Realtà alla quale si è andato ad aggiungere l’aumento degli oneri per sinistri (+10,8%, +3,5 miliardi), che ha determinato un flusso netto di raccolta di 15,1 miliardi pari a -9,1 miliardi rispetto al mese di giugno dello scorso anno.
Il report redatto dall’Ania osserva da vicino anche il settore danni dove il rapporto sinistri a premi, considerando la sola generazione corrente, risulta in lieve calo e mette a confronto il 53,9% riferito a giugno 2016 con il 54,8% di giugno del corrente anno.
L’Italia si nuove a due velocità: il nord più corretto vanta premi più bassi
Le assicurazioni in Italia se raffrontate al territorio europeo sono fra le più costose (vedere qui) soprattutto per quel che riguarda le polizze Rc auto.
Questo è dovuto all’alto numero di sinistri, truffe e furti che contraddistinguono il mercato in Italia.
Il nostro paese inoltre si muove a due velocità, contraddistinte dalla latitudine territoriale.
Il nord vanta un tasso di frodi meno elevato, diretta conseguenza d’un costo delle polizze più basso.
Le polizze al nord Italia hanno una marcia in più in termini di convenienza.
I prezzi delle polizze nel 2017 evidenziano una fase calante, soprattutto al nord. A renderlo noto sono i dati Ivass, che stabiliscono come dopo un 2016 stabile il 2017 si propone all’insegna della diminuzione dei prezzi.
Osservando i dati del secondo trimestre 2017 la diminuzione su base annua del premio medio risulta pari a −2,2/−2,4%.
Dai dati relativi alle realtà territoriali emerge che è Aosta con 301 euro l’area geografica dove il costo medio di un’assicurazione risulta decisamente più conveniente, seguita da Biella con 305 euro, da Gorizia che vanta un costo medio di 318 euro, Asti che si pone in quinta posizione con 320 euro.
A seguire sono Novara con 322 euro e 323,7 euro sul territorio di Trento.
Al nord vince la legalità e gli assicurati accettano di buon grado la soluzione che prevede l’installazione della scatola nera sull’auto, per accertare il reale comportamento alla guida.
Commenta con Facebook