“Ti ameremo per sempre!”. Così, su Instagram, Marco Proietti, il padre del bimbo di 5 anni morto nell’incidente di Casal Palocco, a Roma, il 14 giugno.

“Volevo esprimere con quel che resta del cuore mio di Elena e della piccola Aurora un ringraziamento a voi che avete pregato donato e anche solo pensato al nostro Manuel strappato da ‘sto mondo infame”, ha aggiunto.

Autopsia

I PM di Roma disporranno l’autopsia sul corpo del bambino. I magistrati di piazzale Clodio affideranno l’incarico al medico legale per effettuare l’esame autoptico. I PM stanno procedendo per omicidio stradale e lesioni e hanno iscritto nel registro degli indagati Matteo Di Pietro, il 20enne che era alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato con la Smart su cui viaggiava il piccolo insieme alla madre e alla sorellina. Di Matteo è risultato positivo ai cannabinoidi.

La procura di Roma, inoltre, affiderà nelle prossime ore incarico ad un consulente per effettuare l’analisi dello smartphone di Matteo Di Pietro. Obiettivo degli inquirenti è verificare se sul cellulare del giovane ci siano video girati nella fase precedente, durante o anche successiva all’impatto.

Dimessa la sorella

Aurora, la bimba di 4 anni coinvolta nell’incidente che ha portato alla morte del suo fratellino è stata dimessa dall’ospedale Bambino Gesù di Roma dove era stata trasferita dal Sant’Eugenio. La bimba è stata affidata alla nonna paterna. Elena Uccello, 29 anni, mamma dei due bimbi e alla guida della Smart FourFour colpita dal Suv con a bordo i 5 youtuber, rimane, invece, all’ospedale Sant’Eugenio.

Carlo Calenda

Carlo Calenda, leader di Azione, a RTL 102.5 ha affermato: “Un bambino che ha dieci anni che ha un computer in mano può andare a vedere un sito per adulti. Io non sono un bacchettone ma così si rischia l’anarchia. Il sistema anarchico in cui non ci sono regole viene poi trasferito nella realtà”. Calenda ha rilanciato il divieto ai minori di 13 anni di accedere ai social media. La stretta per i minorenni “tecnicamente è fattibile – ha spiegato Calenda – in tutto il mondo si stanno ponendo questo problema. Deve essere fattibile altrimenti questi problemi si traferiscono nella vita reale come è successo l’altro giorno quando è morto un bambino. Questa cosa va fermata dalla politica”.

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