Un ragazzo britannico di 18 anni, dichiarato morto dai medici, ha mostrato segni di vita poche ore prima che gli fossero espiantati gli organi per la donazione.

Il 13 marzo scorso Lewis Roberts è stato vittima di un incidente stradale: è stato investito da un furgone con ferite alla testa «catastrofiche» a Leek, in Inghilterra. Un portavoce della polizia ha riportato che «gli agenti sono stati chiamati a Broad Street, Leek, poco dopo le 15.00 di sabato a seguito di un incidente stradale che ha coinvolto un’auto e un pedone».

Il ragazzo è stato portato d’urgenza in ospedale in elisoccorso ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Il 17 marzo, però, i medici hanno detto alla famiglia che non si poteva fare più nulla per salvare il 18enne. I medici hanno parlato di «morte del tronco cerebrale».

I familiari hanno, quindi, deciso di donare gli organi di Lewis per salvare altre sette persone e ciò ha fatto guadagnare del tempo al giovane perché è stata, di conseguenza, ritardata l’interruzione del supporto vitale.

Tuttavia, poche ore prima dell’espianto, Lewis ha cominciato a respirare di nuovo. La famiglia, su GoFund.me, ha scritto: «Un miracolo che ogni famiglia desidererebbe dopo che le è stato detto che non c’è nessuna possibilità che un caro ce la possa fare».

Lewis ha cominciato a reagire ai test del dolore, muovendo gli arti e la testa senza assistenza, sbattendo le palpebre e muovendo la bocca: «Ogni giorno il ragazzo sta diventando sempre più forte».