Ali Fadavi, nella foto, comandante in seconda della Guardia Rivoluzionaria iraniana, ha minacciato di attaccare Israele, indicando come obiettivo la città di Haifa. Così Iran International su X.

In particolare, Ali Fadavi ha affermato: “Alcuni considerano un attacco missilistico diretto su Haifa come la linea d’azione più pratica. Porteremo a termine questo compito senza esitazione se sarà necessario e se verrà richiesto”. Sottolineando, però, che la decisione non spetta ovviamente a lui, parlando agli studenti dell’università di Teheran.

E Mohammad-Reza Ashtiani, ministro della Difesa iraniano, durante una telefonata con l’omologo siriano Ali Mahmoud Abbas, ha affermato che quanto sta facendo Israele sulla Striscia di Gaza è un “suicidio politico. Queste azioni hanno ferito la coscienza dei musulmani mentre la comunità internazionale ha mostrato la sua reazione contro il regime brutale”.

Radio militare: “Israele ha deciso di ritardare l’offensiva di terra”

Tuttavia, Israele avrebbe deciso di “ritardare” l’offensiva di terra in attesa dell’arrivo di altre forze USA nella regione.

Lo ha riferito la Radio militare israeliana secondo cui gli Stati Uniti d’America hanno fatto sapere al governo di Tel Aviv l’intenzione di schierare altre forze in Medio Oriente in vista dell’operazione di terra a causa delle minacce dell’Iran di agire su vari fronti”.

Inoltre, sempre secondo la Radio Militare, ci sarebbero anche altre ragioni alla base del rinvio, tra cui la presenza nel nord della Striscia di Gaza di 350mila civili palestinesi.

Hamas: “Oltre 2.000 bambini morti”

Infine, Hamas prosegue la conta dei bambini finora morti nella Striscia di Gaza in seguito ai bombardamenti dell’esercito israeliano: 2.055. In totale, sempre secondo quanto diffuso dal movimento terrorista (lo stesso che ha diffuso la falsa notizia dell’ospedale bombardato dalle forze aeree israeliane mentre il razzo proveniva da postazioni palestinesi), sono state uccise almeno 5.087 persone, di cui 15.273 feriti.

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