- In Israele è morto di Covid-19 un noto attivista No Vax.
- Hai Shaulian, 57 anni, ha continuato ad attaccare il vaccino anche in ospedale.
- L’uomo sperava nell’aiuto di Dio per guarire.
Hai Shaulian, noto attivista israeliano contro i vaccini anti Covid-19, è morto lunedì scorso, 13 settembre, al Wolfson Medical Center di Holon a causa proprio del coronavirus. Lo riporta The Jerusalem Post.
Shaulian, 57 anni, aveva invitato i suoi follower sui social media a non farsi vaccinare contro il virus, affermando che «non c’è alcuna epidemia: il vaccino è inutile e pericoloso».
Shaulian ha anche caricato un video sui social dopo che è stato ricoverato in ospedale, affermando: «Sono collegato a una macchina per l’ossigeno senza la quale soffoco. Se la tolgo e cammino per tre metri, svengo. Tossisco forte e mi sento soffocare».
Più avanti nel video, poi, Shaulian si è lamentato del trattamento ricevuto alla stazione di polizia dove è stato arrestato, sostenendo che i poliziotti gli hanno messo le gambe sul collo, dicendo: «la polizia di Gerusalemme ha cercato di avvelenarmi. Per tutta la settimana ho lottato ma oggi non riuscivo più a respirare e sono andato in ospedale e da lì sono stato portato al Wolfson Medical Center. Se mi succede qualcosa, sappiate che è un tentativo di omicidio».
Dopo il ricovero, le sue condizioni sono peggiorate ma, nonostante ciò, due giorni prima del decesso, Shaulian ha ugualmente criticato i vaccini contro il Covid-19 e ha esortato i suoi follower a «continuare a combattere», sperando che «con l’aiuto di Dio» si sarebbe ripreso in due – tre settimane.
Sull’uso del green pass l’attivista No Vax aveva detto: «Non ha nulla a che fare con il coronavirus. Non ha nulla a che fare con i vaccini. Ha a che fare con la coercizione. Non arrendetevi».
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