A ottobre l’occupazione continua a crescere. Secondo le stime dell’ISTAT, l’aumento dell’occupazione – +0,1%, pari a +27mila unità – è diffuso tra uomini, donne, dipendenti permanenti e in tutte le classi d’età tranne i 35-49enni che risultano sostanzialmente stabili; in calo i dipendenti a termine e gli autonomi.

Il tasso di occupazione sale al 61,8% (+0,1 punti). Il numero di occupati, a ottobre 2023, supera quello di ottobre 2022 del 2% (+458mila unità). L’aumento, su base annua, coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,8 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

“Rispetto al mese precedente, l’aumento – commenta l’ISTAT – riguarda i soli dipendenti permanenti, che superano i 15 milioni 700 mila. Il numero degli occupati si attesta a 23milioni 694mila e registra, rispetto a ottobre 2022, un aumento di 455 mila dipendenti permanenti e di 66 mila autonomi; il numero dei dipendenti a termine risulta invece inferiore di 64 mila unità”.

Tasso di occupazione record

Dal 1977, anno d’inizio delle serie storiche dell’Istat, non si era mai registrato un tasso di occupazione così alto. Record positivo anche per il numero degli occupati che si attesta a 23milioni 694mila e registra, rispetto a ottobre 2022, un aumento di 455 mila dipendenti permanenti e di 66 mila autonomi; il numero dei dipendenti a termine risulta invece inferiore di 64 mila unità.

Sale anche il tasso di disoccupazione

A ottobre, rispetto al mese precedente, aumentano anche i disoccupati, mentre gli inattivi diminuiscono. Il tasso di disoccupazione totale, infatti, sale al 7,8% (+0,1 punti), quello giovanile al 24,7% (+1,5 punti).

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