All’Istituto Spallanzani di Roma è stata isolata la sequenza del Coronavirus 2019-nCoV. Una notizia fondamentale «per tutta la comunità scientifica che consentirà di accelerare la ricerca su questa malattia. L’Italia ha uno dei servizi sanitari migliori del mondo e oggi lo ha nuovamente dimostrato».  Così su Twitter il ministro della Salute Roberto Speranza.

Nel dettaglio, questa è una tappa decisiva per lo sviluppo delle strategie diagnostiche e terapeutiche per affrontare il virus. I virologi dell’Inmi, Istituto nazionale malattie infettive, Lazzaro Spallanzani, infatti, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per la coppia di turisti cinesi sono riusciti, primi in Europa, a isolare il virus responsabile dell’infezione.

Una ricercatrice siciliana dietro la scoperta

Questa scoperta è molto importante perché permetterà di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo delle cure e soprattutto del vaccino. La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-Inmi1, è stata già depositata nel database GenBank (banca dati open access, istituita nel 1982, che riporta tutte le sequenze di nucleotidi e le relative proteine ottenute dopo la loro traduzione), e a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.

Maria Capobianchi, direttrice del laboratorio di virologia dell’Inmi, ha dichiarato: «Il risultato ottenuto oggi è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese». Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi, ha aggiunto: ›L’isolamento del virus ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza Coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate». «Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha concluso Marta Branca, direttore generale dell’Inmi – è una ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti».

Intanto, per quanto concerne lo stato di salute della coppia di turisti cinesi provenienti da Wuhan – la città focolaio dell’epidemmia – e risultati positivi al Coronavirus nella Capitale, il bollettino medico odierno dice «che le loro condizioni cliniche sono in continuo monitoraggio da parte della struttura sanitaria. Si conferma che i medesimi cittadini cinesi pur mantenendo condizioni cliniche discrete presentano entrambi polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale».

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