Come poteva pensare che le sue piante di marijuana potessero essere scoperte, lì, sul terrazzo? Non aveva calcolato che il suo palazzo costeggiava l’ultimo chilometro della ottava tappa della Vuelta di Spagna. Così, quel terrazzo è stato inquadrato dalle telecamere montate sull’elicottero della tv che segue la corsa. Pochi istanti, che sono bastati a occhi attenti che poi hanno attirato l’attenzione della polizia.

È successo sabato, in Catalogna, alla fine dell’ottava tappa del giro ciclistico spagnolo, tra Valls e Igualada. È l’ulitmo chilometro; i ciclisti stanno affrontando lo sprint, che finirà per vincere il tedesco Nikias Arndt. L’elicottero della tv inquadra i corridori che scattano nel nastro d’asfalto stretto tra i tetti, un cortile della scuola, piscine private. E una piantagione di marijuana su un tetto. Con quaranta piante.

Tre giorni dopo, cioè martedì tre settembre, i Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana ha sequestrato le 40 piante che qualcuno aveva piantato e stava coltivando su questo tetto di Igualada.

Sembra, comunque, che la polizia sapesse già dell’esistenza di quella piantagione che la tv ha messo a conoscenza del mondo. Alla fine della scorsa settimana i vicini aveano avvertito la polizia locale che le persone che occupavano uno dei piani l’avevano svuotato e avevano lasciato tutti i mobili in strada prima lasciarlo. Quando la polizia locale è andata sul posto per controllare, i vicini li avevano avvertiti che gli occupanti avevano lasciato piante di marijuana sul tetto. Non si sa se intendessero recuperarle in un secondo tetto.

Lunedì la polizia locale ha trasmesso al Mossos d’Esquadra l’avvertimento dei vicini. Intanto, però, le immagini dell’elicottero della Vuelta erano già diventate virali su WhatsApp, tra i vicini, e poi sui social: tutti avevano visto che c’era quella piantagione di marijuana sul tetto. Questo ha, forse, accelerato i tempi dell’intervento dei Mossos d’Esquadra, che hanno proceduto al sequestro. Nessuna persona denunciata. Ancora.

In Spagna, la legge non penalizza la coltivazione per l’autoconsumo, ma non chiarisce quanto può essere grande la piantagione “fatta in casa” o quanta cannabis può essere legalmente detenuta. In ogni caso, è previsto un  illecito amministrativo, che comporterebbe una multa compresa tra 601 e 30.000 euro, per coloro che commettono “atti di piantagione e coltivazione di droghe illecite, tossiche, narcotiche o sostanze psicotrope in luoghi visibili al pubblico”.

 

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