La difesa diviene “sempre” legittima. Il disegno di legge sulla legittima difesa è adesso legge ed entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In Senato si è svolta l’ultima votazione del testo definitivo. A Palazzo Madama è stato approvato il provvedimento in terza lettura, con voti 201 favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti.

Il voto è stato accolto dagli applausi della Lega e di parte dei M5s. In Aula il ministro dell’interno Matteo Salvini, il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e quello per l’Agricoltura Gianmarco Centinaio. Assenti i rappresentanti di governo del Movimento 5 stelle.

Il testo contiene 9 articoli che apportare modifiche in materia di legittima difesa domiciliare e di eccesso colposo e intervengono su alcuni reati contro il patrimonio, ad esempio il furto in abitazione e rapina e sul delitto di violazione di domicilio.

Secondo la nuova legge, agisce sempre in legittima difesa chi compie un atto per respingere l’intrusione avvenuta con violenza o minaccia di uso di armi e di altri mezzi. Per domicilio si intende non solo la propria casa ma anche il luogo dove si svolge una attività commerciale, imprenditoriale o professionale. Pene più severe, inoltre, per alcuni reati contro il patrimonio: furto in abitazione, furto con strappo e condotte aggravate, rapina e ipotesi aggravate o pluriaggravate. In caso di violazione di domicilio si considera l’aggravante quando avviene con violenza su cose o persone e se il colpevole è armato. Per la violazione di domicilio si rischia da uno a quattro anni, per il furto in abitazione da due a sei anni.

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