Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, nella relazione alla direzione del PD, ha affermato: “Chi pensa che ci sia una infinita luna di miele con la destra di Giorgia Meloni non ha colto fino in fondo il deterioramento del quadro economico e sociale, le tensioni, le paure e le preoccupazioni, che necessitano tutt’altro che di un governo con profonda debolezza politica, che fa capolinea. Fanno più notizia i no che riceve piuttosto che la ressa per entrare al governo e già questo è chiaro e indicativo di una situazione in cui un governo che riceve dei no così significativi dimostra di per sé la sua difficoltà”.

Come rilanciare il PD

Letta ha detto che “uno di punti forti è stata l’unità sostanziale fra di noi e vorrei ripartire da questo. Ci saranno candidature diverse ma fra noi non c’è mai stato un momento di divisione, nemmeno i più difficili, c’è sempre stata una fondamentale unità di intenti, è quella che vi chiedo di apprezzare e rilanciare, anche con idee diverse, ma in uno spirito di profonda unità”.

Inoltre, alla luce del voto del 25 settembre, ribadendo che “il risultato non è stato catastrofico”, “noi non possiamo permetterci di fischiettare e far finta di niente per l’essenza stessa del nostro progetto politico che ha senso se è grande e se vive in una logica di espansione e allargamento, di costruzione”.

E ancora: “Serve un nuovo gruppo dirigente formato da nuove generazioni”.

Vaccinazioni

Letta, parlando sempre della Meloni e di Covid-19, ha detto: “C’è la necessità di avere una linea netta, di dire parole diverse, parole chiare rispetto a quanto detto dalla destra in campagna elettorale sulla campagna di vaccinazione, non abbiamo ancora avuto parole chiare su questo da Giorgia Meloni. Per noi la protezione dei nostri cittadini è fondamentale, bisogna continuare con una logica di rigore”.

Iran

Letta ha proposto che “il 13 ottobre, giorno del primo arresto avvenuto in Iran, noi siamo davanti all’ambasciata dell’Iran con un nostro presidio, ci saranno le prime votazioni dei presidenti di Camere e Senato, vorrei un presidio per dire con grande chiarezza che questi temi sono per noi irrinunciabili”.

Perché ha vinto la destra

Per Letta “l’instabilità nata dalla minaccia russa ha portato al crescere delle paure e quando crescono le paure è la destra che vince. Forse siamo intervenuti tardi rispetto a certi temi, non c’è stata la capacità di intervenire. Fatto sta che la crescita di queste paure ha condizionato il quadro intorno a noi”. Quella di oggi è “una Europa indebolita dalla paura dei cittadini e dal non sapere come reagire”.

Ucraina

Letta ha detto che “la minaccia russa all’Ucraina è purtroppo tutt’altro che terminata. Sono convinto che siamo stati dalla parte giusta della storia. Abbiamo fatto la scelta giusta salvo che la condizione politica ma soprattutto sociale del nostro Paese si è deteriorata, purtroppo l’Europa non è stata all’altezza rispetto al deterioramento politico ed economico che tutta questa vicenda ha comportato”.