Padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono stati liberati. Ne ha dato notizia la Farnesina.
La liberazione è avvenuta grazie al lavoro del personale dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) e di tutti i competenti apparati dello Stato, insieme collaborazione delle autorità del Mali.
Nella nota del Ministero degli Esteri si legge: «Il buon esito dell’operazione, oltre a mettere in luce la professionalità, le capacità operative e di relazione dell’intelligence, ha evidenziato anche l’eccellente opera investigativa dell’Autorità giudiziaria italiana ed il prezioso lavoro svolto dalle donne e degli uomini del ministero degli Affari Esteri e dell’intera Unità di Crisi della Farnesina. Ancora una volta, la proficua, corale e sinergica interazione tra le istituzioni dello Stato si è rivelata vincente, consentendo di raggiungere il primario obiettivo di riportare in Patria i nostri due connazionali».
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, su Twitter ha affermato: «Una bella notizia: padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono finalmente liberi e stanno bene. Erano stati rapiti da un gruppo jihadista. Grazie alla nostra intelligence, in particolare all’Aise, e a tutti coloro che hanno lavorato per riportarli a casa».
Le parole del premier Giuseppe Conte, sempre sui social media: «Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019, sono liberi e stanno rientrando in Italia! Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all’Aise, e alla Farnesina per questo risultato».
Sulla vicenda dei due connazionali, il pm Sergio Colaiocco aveva aperto un fascicolo di indagine in cui si ipotizzava il reato di sequestro con finalità di terrorismo. Sull’esistenza in vita di padre Maccalli e Chiacchio aveva fornito elementi agli inquirenti Luca Tacchetto tornato libero nel marzo scorso dopo 15 mesi di prigionia in Mali assieme alla sua amica canadese Edith Blais. L’uomo aveva raccontato di avere incontrato i due connazionali durante i mesi in cui è stato tenuto in ostaggio.
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