“Sono Gino Pollicardo e con il mio collega Filippo Calcagno oggi 5 marzo 2016 siamo liberi e stiamo discretamente fisicamente ma psicologicamente devastati. Abbiamo bisogno di tornare urgentemente in Italia”.
E’ quanto si legge sulla pagina Facebook di Sabratha Media Center, accompagnata da una foto che ritrae i due dipendenti italiani della Bonatti, rapiti nel luglio scorso in Libia e ora liberati, come anticipato questa mattina dall’inviato de La Stampa Domenico Quirico.
CHI SONO I 4 ITALIANI RAPITI IN LIBIA
Secondo fonti della Farnesina, i due italiani si troverebbero con la polizia locali in attesa di essere trasferiti in una zona sicura. Intanto, mentre la moglie di Pollicardo, originario di Monterosso, provincia di La Spezia, ha confermato di avere sentito al telefono il marito, i parenti di Calcagno, nativo di Piazza Armerina, in provincia di Enna attendono di parlare con lui.
“Abbiamo appreso la notizia dagli stessi giornalisti. Poi abbiamo ricevuto conferme attendibili sul fatto che mio padre sia libero. E ora voglio parlare con lui”. Cosi’ Gianluca Calcagno, figlio di Filippo, 65 anni. La moglie Carmela Arena e la figlia Cristina aspettano di riabbracciarlo.
Ieri, altri due ostaggi, Salvatore Failla e Fausto Piano, sono stati uccisi ieri nella regione di Sabrata.
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