“Uno dei motivi che mi hanno sempre spinto ad andare avanti, a scegliere di metterci sempre la faccia, a non ritirarmi anche quando le cose non andavano bene, è stato l’affetto della gente…”. È la gente del Giro d’Italia quella di cui parla Vincenzo Nibali, gli uomini, le donne e i giovani che affollano il percorso della manifestazione ciclistica più amata del Paese (e forse del mondo) che quest’anno compie cento anni e che torna in Sicilia con due tappe.
Il Giro, le sue tappe, le sue vie più impervie e le sue vette più ambite fanno da sfondo al racconto vivo e diretto delle tre settimane fantastiche che hanno portato il campione siciliano alla grande vittoria del 2016: un’impresa che non ha eguali nella storia recente del ciclismo, per come è stata costruita, progettata, accarezzata, quasi persa e infine centrata.
Viene raccontata in un libro, Uno squalo in rosa, che racconta ventuno giorni di emozioni vissute tutte sul filo dei secondi, condividendole sue esperienze, speranze, fatiche ed esaltazioni, oltre alle testimonianze di chi gli è stato vicino nell’impresa.
In parallelo, in una galleria di aneddoti e personaggi, scorre la storia del Giro, dei grandi protagonisti che l’hanno caratterizzata nelle sue “prime 99” edizioni, dei luoghi simbolo e dei miti esaltanti e terribili che ne hanno fatto una leggenda.
Uno squalo in rosa, scritto da Vincenzo Nibali con il giornalista Valerio Iafrate, edito da RAI ERI, è in vendita in tutte le librerie dallo scorso 24 aprile.
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