Arresti domiciliari per due donne, accusate di ricatti online con l’obiettivo di estorcere denaro a uomini adescati tramite piattaforme di incontri erotici.

Le due donne, residenti nel Lodigiano, sono state identificate come le autrici di un intricato schema di estorsione, che ha visto almeno una decina di vittime cadere nella loro trappola. Minacciando di divulgare video e foto di natura intima scambiati durante gli incontri online, le indagate hanno costretto le vittime a versare somme significative di denaro, accumulando così oltre 130.500 euro di profitto illecito.

Il provvedimento giudiziario ha incluso il sequestro preventivo di beni, tra cui il 50% del valore di un’unità immobiliare stimata in 50.000 euro, un’autovettura di grossa cilindrata valutata 40.000 euro, e ulteriori disponibilità finanziarie detenute presso istituti di credito. Inoltre, sono stati sequestrati numerosi dispositivi elettronici, tra cui telefoni e computer, utilizzati per perpetrare i crimini.

Uno degli episodi più eclatanti rivelati dalle indagini ha visto una vittima pagare fino a 85.000 euro per evitare che i contenuti delle chat erotiche fossero divulgati alla sua famiglia. Questo caso, insieme ad altri in cui le vittime hanno versato somme che vanno da 500 a 13.000 euro sotto minaccia, evidenzia la gravità e l’audacia con cui operavano le due donne, di età compresa tra i 30 e i 50 anni e parenti tra loro.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Lodi e condotte dai militari della Tenenza di Casalpusterlengo, hanno dimostrato un uso strategico dei canali finanziari per l’acquisizione delle somme estorte, nonostante le indagate non disponessero di una fonte di reddito legittima. Questa operazione non solo ha portato alla luce un grave fenomeno di criminalità online ma ha anche messo in guardia sulla crescente minaccia rappresentata dalla sextorsion, sollecitando una maggiore consapevolezza e precauzione nell’utilizzo delle piattaforme di incontri online.