Lutto nel calcio. A soli 19 anni è morto stamattina, all’ospedale di Varese, Andrea Rinaldi, a causa di un’aneurisma cerebrale che lo ha colpito mentre si trovava nella sua casa di Cermenate (Como). Il giovane era ricoverato da venerdì scorso, 8 maggio. Centrocampista, cresciuto nell’Atalanta ma ceduto due anni fa al Legnano. Prima ha indossato le maglie del Mezzolara e dell’Imolese.
In una nota la società dove Rinaldi giocava ha scritto: «ragazzo d’oro, esemplare nella vita e nel gioco. Mai una parola e un tono fuori posto, mai una protesta e una polemica, sempre e solo correttezza, impegno, educazione e rispetto».
Il presidente del Legnano, Giovanni Munafò, ha affermato: «Andrea veniva agli allenamenti e come prima cosa veniva a salutarmi. Questo è un ricordo che porterò nel cuore. Un ragazzo straordinario, un esempio per tutti. A nome della società esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia: siamo sicuri che Andrea lassù potrà essere il solito guerriero di sempre, che lottava in mezzo al campo per dare una gioia ai tifosi del Legnano».
L’Atalanta, in un comunicato, ha ricordato così il 19enne: «Sempre disponibile e positivo, sapeva farsi ben volere da tutti. Così come in campo eri sempre l’ultimo ad arrenderti, anche stavolta hai lottato con tutte le tue forze per non volare via troppo presto. Ma quel tuo sorriso gentile resterà sempre vivo nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerti».
Rinaldi ha vestito la maglia nerazzurra da quando aveva 13 anni fino alla Primavera, contribuendo con l’U17 nel 2016 alla conquista dello Scudetto e della Supercoppa.
Anche la società rosanero ha voluto inviare un messaggio di cordoglio su Twitter: «Il Palermo esprime il proprio cordoglio per la prematura scomparsa del calciatore Andrea Rinaldi». Rinaldi era ex compagno di squadra di Kraja e Rizzo Pinna all’Atalanta.
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