Ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani prima delle amministrative di domenica. Anche se non si possono fare sondaggi che abbiano come soggetti sottoposti a verifica di intenzioni di voto i candidati o le liste delle singole elezioni nei comuni al voto, si può testare cosa accadrebbe in caso di elezioni anticipate a livello nazionale. e questo da anche un quadro politico in vista delle amministrative anche se poi differente nelle realtà locali.

Mentre in Parlamento, dunque, viene affossata l’intesa a quattro e naufraga la legge elettorale alla tedesca, continua a crescere la percentuale degli italiani che vorrebbe andare al voto a fine legislatura, quindi nella primavera del 2018, e non in autunno. Il sondaggio di Index Research conferma la tendenza delle ultime settimane.

Alla domanda: “Secondo lei le elezioni politiche dovrebbero essere anticipate al prossimo autunno oppure tenersi alla scadenza naturale nel 2018, il 55,2% degli intervistati ha risposto di voler votare l’anno prossimo. Un tendenza in costante crescita rispetto alla scorsa settimana (+0,3% e a quindici giorni fa, quando la percentuale di chi aveva espresso la volontà di finire la legislatura era il 54,6%. I fautori delle elezioni anticipate scendono al 33,3% (-0,2%).

L’11,5% non sa o non vuole rispondere.

Di Maio in testa fra i possibili Premier

Tre italiani su dieci vorrebbero Luigi Di Maio premier. Alla domanda “Chi preferirebbe come premier?” il 30% hanno indicato il vicepresidente della Camera, il 28% continua a preferire l’ex premier Matteo Renzi e il 22% vorrebbe Matteo Salvini a guidare il Governo. Lo rivela il sondaggio dell’istituto di ricerca guidato da Natascia Turato.

Vigilia di elezioni amministrative: M5S primo, Pd a tre punti e mezzo

Vigilia di elezioni amministrative: M5S primo partito, insegue il Pd a tre punti e mezzo di distanza, sfiorano il pareggio Lega e Forza Italia.

Alla domanda “Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche, lei per quale partito avrebbe più probabilmente votato?” il 30,1% degli intervistati ha indicato il Movimento 5Stelle, percentuale invariata rispetto alla scorsa settimana. A tre punti e mezzo di distanza il Pd, che avanza al 26,4% (+0,3%). Articolo Uno rimane fermo al 3,6%, invariata anche Sinistra Italiana al 2,2%

Forza Italia (13,1%) e Lega Nord (13%) sono quasi al pareggio. Fratelli d’Italia sotto la soglia del 5% (4,9%).

Il quadro è di carattere generale nazionale applicato alle amministrative ma non tiene conti delle liste civiche e delle singole realtà locali

L’istituto di ricerca ha sondato cosa accadrebbe con i due partiti della sinistra unita: in questo caso la “coalizione” di sinistra raggiungerebbe il 7,5% a discapito del Pd e del M5S che perderebbero circa mezzo punto percentuale.