Luigi Avella, ex seguace di Maria Giuseppa Scarpulla, altrimenti nota come Gisella Cardia, torna a parlare della veggente siciliana della Madonna di Trevignano.

“Gisella Cardia è la messaggera del demonio”

Durante la trasmissione televisiva Le Iene, Avella ha dichiarato che “Gisella Cardia ha poteri soprannaturali” ma “provengono dal demonio. È la messaggera del diavolo”.

Secondo Avella (che ha già querelato Gisella e Gianni Cardia per truffa), infatti, uno dei messaggi sostiene che la Madonna dice che “la Chiesa è falsa“. Ha detto: “Ho trovato 80 errori nei messaggi riportati da Gisella e dalle ricerche effettuate, ora sono convinto che le apparizioni siano false”.

“Ero pronto a donare altri 450.000 euro”

Luigi Avella ha raccontato che quando ha conosciuto Gisella Cardia era profondamente convinto che le apparizioni fossero autentiche. A contribuire a questa convinzione anche una frase che la veggente gli avrebbe detto prima che lui e sua moglie fossero coinvolti in un incidente stradale da cui entrambi sono riusciti a salvarsi.

Di conseguenza, Avella ha deciso di donare volontariamente 123.000 euro per contribuire alla realizzazione del “progetto celeste” che Gisella gli avrebbe confidato. “Ero pronto a donare altri 450.000 euro per il progetto di costruire una cappella” all’interno del terreno di via Campo delle Rose, dove si svolgono gli incontri di preghiera.

Avella sostiene, infatti, che “un giorno Gisella ha avuto una visione in cui Dio le mostrava il campo dove costruire un grande tempio bianco con fiori. Mi hanno nominato direttore dei lavori e ne ero felice”.

Tuttavia, quando l’uomo ha capito che mancavano le autorizzazioni e che non era possibile costruire nulla su quel terreno privato acquistato dai coniugi da un ristoratore locale, soggetto a restrizioni paesaggistiche e rientrante nel Parco di Bracciano e Martignano ad uso esclusivamente agricolo, si è preso le distanze.

“Le apparizioni sono false. Se mi avesse detto che Maria Giuseppa era stata condannata – in primo grado con pena sospesa – per reati penali, non le avrei dato soldi”, ha concluso.

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