Una tragedia familiare colpisce una giovane coppia dell’Oregon: madre e figlio ricevono la diagnosi di tumore a distanza di un’ora.

A Medford, nell’Oregon, negli Stati Uniti d’America, una famiglia sta affrontando una delle prove più dure della vita. Una madre, Britney, e suo figlio di soli quattro anni, Jamon McRae, hanno ricevuto – nello stesso giorno e quasi nello stesso momento – due devastanti diagnosi di cancro. Una coincidenza crudele e dolorosa, raccontata dal Daily Mail.

Tutto è iniziato con un mal di testa

Jamon, un bambino descritto come un “mammoncino con la personalità più dolce”, ha iniziato a lamentarsi di forti mal di testa il mese scorso. I genitori, preoccupati, hanno deciso di portarlo in pronto soccorso. Dopo diversi accessi in ospedale e un’attenta risonanza magnetica, è arrivata la prima diagnosi: una massa vicina al tronco encefalico. Un’area delicata, cruciale per molte funzioni vitali. I medici hanno subito raccomandato un intervento chirurgico urgente.

La scoperta del tumore di Britney

Ma mentre la famiglia si concentrava sul piccolo Jamon, un’altra notizia scioccante è arrivata. Britney, convinta di essere incinta di otto settimane, ha scoperto di avere in realtà una gravidanza molare: una rara complicanza nella quale un ovulo fecondato si trasforma in tessuto anomalo anziché in un feto. Questo tessuto, nel suo caso, si è rivelato canceroso. La diagnosi è stata chiara: neoplasia trofoblastica gestazionale (GTD), un raro gruppo di tumori che si sviluppa dal tessuto placentare.

Come raccontato dal fratello di Britney, Zachary Flores, sul portale GoFundMe, la diagnosi è stata confermata lo stesso giorno in cui Jamon riceveva la sua. Un colpo doppio, devastante.

Due diagnosi in un’ora: “Il momento più difficile della mia vita”

Jake McRae, padre di Jamon e medico residente presso l’Università del Texas ad Austin, ha descritto a KDRV il momento con parole semplici ma drammatiche: “Nel giro di un’ora, mia moglie e mio figlio sono usciti entrambi da una visita oncologica con notizie devastanti”.

Il piccolo Jamon è stato sottoposto a un intervento chirurgico il 3 novembre. L’operazione, inizialmente prevista per durare sei ore, si è trasformata in una maratona di 15 ore. I chirurghi non sono riusciti a rimuovere completamente il tumore. Due giorni dopo, l’analisi istologica ha rivelato che si trattava di un tumore cerebrale aggressivo e maligno.

Una speranza difficile, ma non impossibile

Secondo Jake, la prognosi attuale di Jamon è del 50%, ma se i medici riusciranno a rimuovere il resto del tumore, le probabilità di sopravvivenza potrebbero salire al 70%. In attesa del secondo intervento, il bambino si trova a casa, circondato dall’amore della sua famiglia, ma con gravi difficoltà: non riesce a camminare, fatica a deglutire e si alimenta tramite sondino.

Eppure, nonostante tutto, Jamon continua a chiedere i suoi piatti preferiti: cereali e pasta. Un piccolo segnale di normalità che dà forza ai suoi genitori.

Anche Britney combatte: la doppia sfida di una madre

Nel frattempo, Britney affronta la sua personale battaglia contro la neoplasia trofoblastica gestazionale. Secondo la Cleveland Clinic, si tratta di un tipo di cancro che non è considerato fatale se diagnosticato precocemente. È curabile con le terapie adeguate. Tuttavia, per Britney l’inizio della chemioterapia è stato tutt’altro che semplice: tre tentativi falliti di inserimento della flebo, mentre suo figlio era in sala operatoria, hanno reso il momento ancora più traumatico.

Una famiglia da sostenere: due fratelli e spese mediche senza fine

Britney e Jake non devono prendersi cura solo di Jamon. La coppia ha altri due figli, uno di sette anni e uno di appena un anno. In questo momento stanno cercando di tenere unita la famiglia, affrontando lunghi viaggi tra l’Oregon e Palo Alto, in California, per accedere alle cure migliori.

La pressione economica è altissima: costi medici, trasferte, assenza dal lavoro. Nonostante tutto, Jake mantiene una visione positiva: “Sto cercando di restare ottimista e ho speranza che mia moglie e mio figlio ce la faranno”. Il sostegno ricevuto attraverso la raccolta fondi ha rappresentato una vera boccata d’ossigeno. Al momento, oltre 64.000 dollari sono stati raccolti per aiutare la famiglia ad affrontare questo periodo durissimo.

Aggiornamenti incoraggianti e tanto coraggio

L’ultima notizia disponibile riguarda la seconda operazione di Jamon, che si è conclusa con successo. Il piccolo si è svegliato infastidito e sofferente – comprensibilmente – ma i medici credono che i sintomi post-operatori siano dovuti a nervi irritati e non a complicazioni gravi. Un piccolo spiraglio di luce, che alimenta la speranza.

Britney, d’altra parte, ha reagito con determinazione, nonostante la difficoltà del trattamento. Continua a preoccuparsi più per suo figlio che per sé stessa, un riflesso dell’amore incondizionato di una madre.

Curiosità: Lo sapevi che…?

  • Le gravidanze molari, come quella diagnosticata a Britney, si verificano in circa 1 su 1.000 gravidanze negli Stati Uniti.
  • I tumori cerebrali nei bambini, sebbene rari, rappresentano la seconda causa di morte per cancro in età pediatrica, secondo il National Cancer Institute.
  • La neoplasia trofoblastica gestazionale è tra i tumori più curabili se diagnosticati nelle prime fasi.

FAQ – Domande frequenti

Cos’è una gravidanza molare?
È una complicanza rara in cui un ovulo fecondato si sviluppa in tessuto anomalo invece di un embrione.

Cos’è la neoplasia trofoblastica gestazionale?
È un gruppo di tumori rari derivanti dal tessuto della placenta, spesso curabili se presi in tempo.

Quali sono i sintomi di un tumore cerebrale nei bambini?
Mal di testa persistente, vomito, difficoltà di equilibrio, cambiamenti comportamentali o di vista.

Come si cura un tumore cerebrale aggressivo nei bambini?
Con interventi chirurgici, chemioterapia e radioterapia, a seconda del tipo e della posizione del tumore.

Come si può aiutare la famiglia McRae?
Tramite raccolte fondi online, condivisione della loro storia e messaggi di sostegno.