Stamattina, a Mantova, un 20enne di origine ghanese è morto all’ospedale Carlo Poma dov’era stato ricoverato ieri sera, lunedì 11 ottobre, dopo una rissa con altri due giovani stranieri. Il ragazzo era arrivato al pronto soccorso in fin di vita.

Secondo le prime testimonianze sembra che la vittima avesse accusato due coetanei di avergli rubato il cellulare. Erano le 22 quando tra i tre l’alterco, davanti alla stazione ferroviaria di Mantova, è degenerato. All’improvviso è apparso un coltello e il ventenne si è accasciato a terra mentre gli altri due fuggivano. La vittima risiedeva a Marcheno, in provincia di Brescia.

Stando a quanto si è appreso, il presunto aggressore, un marocchino di 22 anni, è stato già individuato dai carabinieri e per lui è scattato un provvedimento di fermo di indiziato di delitto. L’udienza di convalida davanti al GIP è prevista nei prossimo giorni.

Stando alle prime testimonianze raccolte dai militari intervenuti sul posto, a scatenare il litigio sarebbe stato un tentativo di furto di cellulare da parte dell’aggressore. Secondo gli investigatori dell’Arma, tuttavia, il movente sarebbe legato a questioni di droga. Saranno le indagini dei carabinieri a chiarire la causa del delitto.

Il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, su Facebook ha commentato: «Ciò che conta è che un ragazzo è stato ucciso e a prescindere dai motivi, che sono subito emersi con l’intervento dei Carabinieri, l’unica reazione che possiamo avere è quella che si ha di fronte a una vita che viene tolta».

E ancora: «Cio che è successo ieri sera nella zona di via Bonomi ha colpito tutti noi, un ragazzo ghanese di vent’anni è stato ucciso. Poco conta che entrambi non fossero residenti a Mantova, venivano da Verona e Brescia», ha scritto Palazzi. “Ho letto vari commenti che danno la colpa a me dell’accaduto e le solite generalizzazioni sugli extracomunitari, ecc ecc. La pochezza di questi commenti e dei loro autori non merita nemmeno un secondo di attenzione», ha concluso.

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