A Marino, in provincia di Roma, cinque individui hanno devastato un minimarket e aggredito il cassiere bengalese del negozio in una violenta escalation causata da un banale disaccordo riguardo all’accesso alla toilette. L’incidente ha lasciato la vittima ferita e il negozio gravemente danneggiato.

La richiesta di accesso alla toilette

L’incidente ha avuto inizio quando una donna di mezz’età è entrata nel minimarket durante una serata estiva. Dopo aver dato un’occhiata al negozio e senza effettuare acquisti, ha chiesto al cassiere bengalese di poter utilizzare il bagno. Tuttavia, il dipendente ha spiegato gentilmente alla donna che il bagno non era accessibile in quanto era fuori uso e rappresentava un rischio per la sicurezza. Nonostante la spiegazione, la donna ha continuato a chiedere con insistenza l’accesso alla toilette.

L’aggressione

L’escalation si è verificata quando la richiesta insistente della donna è stata nuovamente rifiutata dal cassiere. In risposta, la donna ha perso la calma e ha iniziato a lanciare frutta contro il dipendente e ad insultarlo. La situazione è peggiorata quando la donna ha lasciato il negozio per cercare rinforzi.

Poco tempo dopo, la donna è tornata al minimarket accompagnata da quattro uomini, con età compresa tra i 20 e i 54 anni. Hanno sfondato la porta d’ingresso, facendola cadere addosso al cassiere bengalese, e poi hanno continuato l’aggressione fisica. Hanno picchiato il dipendente con calci e pugni. Nonostante la violenza subita, l’uomo è riuscito a fuggire dal negozio.

La distruzione del minimarket

Dopo che il cassiere si era messo in salvo, i cinque aggressori hanno iniziato a saccheggiare il minimarket. Hanno rovesciato prodotti dagli scaffali, distrutto cesti di frutta e causato danni ingenti al negozio. Hanno anche rubato alcune lattine e bottiglie di bevande alcoliche dopo aver rotto il vetro di un frigorifero.

Le indagini

La vittima dell’aggressione ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, dando il via alle indagini dei carabinieri. Grazie alle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a identificare i cinque responsabili del devastante attacco. Il giudice ha emesso una misura cautelare su richiesta della procura locale, tranne per uno degli aggressori, ancora latitante.