Roberto Speranza, ministro della Salute, ha annunciato all’Ansa che la prossima settimana sarà presa la decisione finale sull’obbligo di utilizzare le mascherine al chiuso “e dopo un confronto con la comunità scientifica”.

In attesa dell’ufficialità, però, dal 1° maggio non dovrebbe essere più obbligatorio indossare le mascherine al chiuso nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi, ecc. Mentre continueranno ad essere necessarie nelle scuole per studenti e docenti fino alla fine dell’anno scolastico. Tuttavia, bisogna usare il condizionale perché, a causa della risalita dei contagi e delle nuove varianti – come XE – il Governo prenderà una decisione ponderata dopo avere consultato gli scienziati.

Sul tema il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervistato da Repubblica, ha affermato: “Credo che la direzione sia quella che si passi a una raccomandazione, perché sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come per le mascherine all’aperto, e vedo cittadini che le indossano ancora”. Tuttavia, pare che sarà mantenuto l’obbligo delle mascherine sui mezzi del trasporto pubblico: bus, metropolitane e tram con la FFP2 ma anche treni, aerei e navi.

Poi, come riportato dal Corriere della Sera, il ministro della cultura Dario Franceschini starebbe spingendo per indossare le mascherine anche nei cinema e nei teatri per almeno tutta la primavera: ma resta da capire se ci sarà bisogno della mascherina chirurgica o di quella FFP2 (così come nelle sale da ballo e nelle discoteche).

Per quanto concerne i luoghi di lavoro pubblici, il Governo sarebbe orientato a obbligare l’uso della mascherina al chiuso almeno fino a giugno ma con la sola chirurgica. Mentre, su quelli privati, dal 1° maggio a decidere saranno le aziende.

Infine, dal 1° maggio dovremmo dire addio alle mascherine anche nell’intero settore della ristorazione, mentre dovrebbe essere mantenuta negli stadi e nei palazzetti dello sport.

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