Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, ha firmato una circolare indirizzata a tutte le amministrazione pubbliche in cui ha spiegato che non c’è l’obbligo dell’uso della mascherina negli uffici pubblici dal 1° maggio ma resta, comunque, raccomandato il suo utilizzo nei caso di contatto con il pubblico, con persone in condizioni di fragilità e dove non sia possibile evitare gli assembramenti.

La circolare contiene indicazioni di carattere generale per una corretta e omogenea applicazione dell’ordinanza del ministro Speranza nei luoghi di lavoro pubblici.

Sarà cura di ogni amministrazione impartire tempestivamente le necessarie misure operative, tenendo conto delle condizioni concrete dei luoghi di lavoro e delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa dei propri dipendenti.

L’uso delle mascherine FFP2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale ‘fragile’, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.

Mascherine a scuola

Infine, per quanto concerne le scuole, come spiegato da Andrea Costa, sottosegretario di Stato alla Salute, “visto che siamo ad un mese dalla fine delle lezioni, abbiamo ritenuto opportuno di mantenerlo”. L’ntervento del Governo Draghi si è limitato “a fare ordine” rispetto a una discrepanza sull’età nel caso di studenti anticipatari e quindi “la possibilità che in una classe ci fossero bambini con e senza mascherina” facendo una distinzione “per cicli scolastici”.

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