Non è una mobilitazione ma poco ci manca. Gli Stati Uniti d’America hanno preallertato le loro truppe di stanza a Vicenza che potrebbero essere dispiegate in Libano a difesa dell’ambasciata a Beirut.
Come riferito dai media americani e riportato dall’Ansa, si tratta di un numero di militari che va da 130 a oltre 700 unità. La notizia proviene da una fonte del Pentagono che ha voluto mantenere l’anonimato.
E non finisce qui, perché dopo il raid aereo in cui è rimasto ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, la Casa Bianca ha deciso di inviare altri 3.500 soldati in Medio Oriente, come riferito da tre funzionari della Difesa e da un ufficiale militare a NBC News. Le nuove truppe saranno dispiegate in Iraq, Kuwait e altre parti della Regione in risposta alle minacce giunte dopo la morte del generale.
Un portavoce del Pentagono ha confermato alla CNN il dispiegamento di queste ulteriori truppe: «Come precedentemente annunciato, la brigata dell’Irf (Immediate Response Force) dell’82esima divisione aviotrasportata è stata allertata per prepararsi allo schieramento. Un battaglione dell’Irf è stato dispiegato nell’Aor (Area of Responsibility). Allo stesso tempo, il resto della brigata è stato posto in preavviso di 96 ore. La brigata si dispiegherà in Kuwait».
In settimana il Pentagono ha già inviato 750 soldati in Medio Oriente in risposta all’assalto dell’ambasciata americana a Baghdad.
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