La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in aula al Senato, durante il question time sul coronavirus, ha affermato che «tutti i migranti arrivati dall’inizio dell’emergenza nel nostro Paese sono stati sottoposti a screening sanitario e alla prevista quarantena. Lo stesso vale, una volta rintracciati, per quelli che eventualmente arrivano autonomamente».

Nel dettaglio, il membro del governo ha spiegato che «c’è un solo positivo al Covid tra i migranti sbarcati. Si tratta di un egiziano arrivato con uno sbarco autonomo di 67 a Lampedusa: è stato posto in isolamento, è in buone condizioni e non è stato necessario disporne il ricovero».

Poi, a proposito della regolarizzazione dei migranti (ma non solo), Lamorgese ha detto: «C’è una valutazione con i ministri delle Risorse agricole e del Lavoro che riguarda i lavoratori in nero sia italiani che stranieri, per l’esigenza di dare soluzione ai problemi di agricoltura e pesca, senza pregiudicare i lavoratori italiani», sottolineando che la misura «ripercorre analoghe soluzioni adottate negli anni scorsi e può dare anche maggiori garanzie di sicurezza pubblica».

Il ministro ha anche parlato del provvedimento che ha disposto i domiciliari per alcune categorie di detenuti con lo scopo di decongestionare le carceri durante l’epidemia: «Il contratto con Fastweb prevede la consegna di 1.200 braccialetti elettronici al mese, poi a maggio e giugno, grazie ad un accordo col commissario straordinario Domenico Arcuri, avremo un surplus di 1.700 braccialetti. Ci sarà inoltre un costante monitoraggio da parte delle forze di polizia» sui detenuti posti ai domiciliari. Queste «cautele consentono di fugare i dubbi riguardo alle ricadute sulla sicurezza dei cittadini».

Lamorgese ha ringraziato le forze di polizia, i militari di Strade sicure e le polizie locali per il lavoro che stanno svolgendo. Poi, a proposito delle misure che limitano la possibilità di allontanarsi da casa, il ministro ha dichiarato: «Sin dall’inizio dell’emergenza il ministero dell’Interno ha adottato gli atti di indirizzo per garantire un’uguale applicazione delle misure di contenimento. […] Con la circolare del 31 marzo scorso è stato specificato che uscire con figli minori era consentita per un solo genitori per motivi di necessità o salute. L’attività motoria è consentita all’interno della propria abitazione, mentre è vietato l’accesso ai parchi e alle aree pubbliche».

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