Dopo i 3 migranti ricoverati a Caltanissetta, di cui uno è risultato positivo al coronavirus, 9 degli 84 sbarcati la scorsa notte sulle coste di Gallipoli, nel Leccese, in Puglia, sono risultati anch’essi contagiati.

I migranti positivi sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto, dove sono in isolamento nelle stanze della vecchia masseria Ghermi che si trova alla periferia della città.

Si tratta di cinque uomini e quattro donne di nazionalità pakistana, iraniana e somala. I test sono stati effettuati dai volontari della Croce rossa, gli stessi che si sono occupati delle operazioni di soccorso e di prima accoglienza al loro arrivo. Gli esiti dei tamponi sono arrivati nella tarda serata di ieri dalla Asl di Lecce. I migrant nei prossimi giorni saranno sottoposti ad altri test.

A proposito dei migranti positivi il leader della Lega, Matteo Salvini, da Genova dice: «Sono al fianco di tutti i sindaci e i governatori che non vogliono nuovi clandestini più o meno sani o malati in giro per l’Italia. I porti si possono e si devono chiudere altrimenti se l’emergenza sanitaria tornasse per colpa di qualche sbarcato sapremo chi andare a prendere o chi andare a denunciare».

«Nel Cara di Mineo – ha aggiunto l’ex vicepremier – c’erano quattro mila persone e l’ho chiuso dopo quattro anni, riaprirlo non esiste. Ne stanno provando ad allestire uno lì a fianco. Siccome torniamo al governo tutto quello che aprono in questo periodo noi lo richiuderemo».

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