I russi hanno preso di mira oggi, sabato 22 ottobre, le infrastrutture energiche dell’occidente dell’Ucraina, colpendole con i missili.

Ne ha dato notizia l’operatore energetico nazionale Ukrenergo. Molti funzionari hanno segnalato interruzioni di corrente a causa degli attacchi.

Ukrenergo sui social media ha dichiarato che i russi “hanno effettuato un altro attacco missilistico agli impianti energetici delle principali reti delle regioni occidentali dell’Ucraina. L’entità del danno è paragonabile o può superare le conseguenze dell’attacco del 10-12 ottobre”.

Inoltre, sono stati segnalati bombardamenti russi a Marganetska e Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina del sud. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentin Reznichenko.

La città di Nikopol è stata colpita con sistemi missilistici a lancio multiplo e artiglieria pesante: oltre 20 edifici e diversi gasdotti sono stati danneggiati.

I russi hanno preso di mira pure la regione di Cherkasy, nell’Ucraina centrale, come reso noto su Telegram dal governatore regionale Ihor Taburets.

Missili anche sulla comunità di Komyshuvakha nella regione di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare.

Restrizioni sull’approvvigionamento energetico sono state applicate nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv, Poltava, Dnipropetrovsk, Zaporizhia e Kirovohrad.

L’allerta aerea è stata dichiarata stamattina in tutto il Paese, eccetto nella Crimea occupata.

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