Era morta da almeno diciotto mesi e nessuno, in tutto questo tempo, aveva mai cercato la sessantenne il cui corpo in stato di mummificazione è stata trovato in una casa di edilizia popolare a Verona, nel quartiere Borgo Roma.
Secondo i primi accertamenti il decesso è da attribuire a un malore. La morte dovrebbe risalire ai mesi di gennaio-febbraio- 2017; una datazione stimata anche sul fatto che nella cassetta delle posta, completamente zeppa, c’erano bollette risalenti al dicembre 2016.
La donna di circa 60 anni è stata ritrovata morta nel proprio appartamento in via Tunisi a Verona, nel quartiere Borgo Roma, in avanzato stato di decomposizione, anzi, praticamente in stato di mummificazione.
Era nel suo letto e nessuno la vedeva da oltre un anno, ma neanche i vicini si sono chiesti come mai, credevano che fosse ricoverata in una clinica. Invece era deceduta.
Il ritrovamento è avvenuto ieri sera, venerdì 20 luglio 2018, ma la morte potrebbe risalire addirittura a gennaio-febbraio 2017, perché nella cassetta della posta, strapiena di lettere, sono state rinvenute bollette risalenti addirittura a dicembre 2016.
Ieri per aprire la porta è servito l’intervento dei vigili del fuoco e sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Verona.
Attualmente il corpo della donna si trova nell’obitorio del policlinico di Borgo Roma, dove sarà sottoposto ad autopsia per accertare le cause del decesso e la data certa della morte. Per ora l’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un malore.
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