John Kercher, il padre di Meredith, la studentessa inglese uccisa a Perugia l’1 novembre del 2007, è stato trovato privo di sensi tre settimane fa nel cortile della sua casa di Croydon, nel sud di Londra ed è deceduto sabato scorso, 1 febbraio, in ospedale. L’uomo, 77 anni, aveva riportato lesioni multiple, tra cui un braccio e una gamba fratturati.

Come riportato dal Daily Mail, il sergente della polizia Steve Andrews ha dichiarato: «Nonostante le indagini siano state approfondite (abbiamo parlato con alcuni testimoni e visionato le immagini trasmesse dalle telecamere a circuito chiuso), non siamo ancora stati in grado di stabilire come Kercher si sia procurato quelle ferite. Non escludiamo alcuna ipotesi, tra cui il coinvolgimento in una collutazione chiediamo anche la collaborazione di chiunque sappia o abbia visto qualcosa, pure in forma anonima». In una nota la famiglia ha dichiarato: «Lo abbiamo amato moltissimo e ci mancherà tanto».

Da rimarcare inoltre che John Kercher, nei giorni di ricovero in ospedale, non ricordava nulla di quanto gli era successo. Di certo, ciò che accomuna il padre alla figlia è la fine tragica. Meredith, infatti, a soli 21 anni, fu uccisa a Perugia nel 2007. Dapprima furono giudicati colpevoli i suoi coinquilini, la statunitense Amanda Knox e l’allora suo fidanzato Raffaele Sollecito ma poi furono assolti in appello. Rudy Guede, invece, fu condannato a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio e violenza sessuale.

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