Fedeli in festa a Napoli perché si è ripetuto il ‘miracolo’ di San Gennaro.

Lo ha annunciato alle 9.27 di stamattina, lunedì 19 settembre, monsignor Domenico (detto Mimmo) Battaglia, arcivescovo di Napoli: “Il segno del sangue ancora una volta”, sono state le sue parole. Le parole dell’arcivescovo sono state accolte con un lungo applauso perché il ‘miracolo’ è ritenuto di buon auspicio per la città partenopea e per il resto della Campania.

Il sangue è apparso liquido già nel momento in cui l’ampolla è stata estratta dalla cassaforte nella Cappella del Tesoro di San Gennaro. L’arcivescovo, nella sua omelia, ha detto: “Oggi il vescovo Gennaro, il segno del suo sangue versato per amore di Cristo e dei fratelli, ci dice che il bene, la bellezza, la bontà sono e saranno sempre vittoriose. Questo è il senso di questo sangue che, unito al sangue versato da Cristo e a quello di tutti martiri di ogni luogo e di ogni tempo, è testimonianza viva che l’amore vince sempre. Poco importa, fratelli e sorelle mie, che il sangue si sciolga o meno: non riduciamo mai questa celebrazione a un oracolo da consultare”.

“Ciò che importa davvero al Signore, ciò che ci chiede con forza il nostro vescovo e martire Gennaro – ha proseguito –  è l’impegno quotidiano a scommettere sull’amore, a sciogliere i grumi dell’egoismo, a rompere le solide dighe che trattengono il bene lasciando che la linfa dell’amore, come il sangue, scorra nelle vene del corpo di questa città, fino all’ultimo capillare, donando a tutti speranza, fiducia, possibilità di riscatto e novità di vita”.

Il monsignor ha anche detto: “Non nascondiamoci la verità: sono tanti in questo periodo storico i motivi per essere preoccupati, le ragioni per cui scoraggiarsi. Dalla guerra alla crisi energetica, da una pandemia globale al male endemico della criminalità locale. Ma non dimentichiamo neanche che, dinanzi alle difficoltà della storia, spesso a pagare sono quasi sempre gli ultimi, i poveri, i più piccoli, anche di età! Questa nostra città metropolitana ha bisogno di un sangue vivo, di una nuova linfa d’amore, di una nuova speranza. E questo che oggi il Signore ci chiede e Gennaro ci domanda”.

Il miracolo accade tre volte all’anno: 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio e il 16 dicembre.