Mercoledì 23 dicembre. Quindi, ultimo giorno prima della zona rossa in Italia per le festività natalizie. Sì, perché il decreto legge in vigore dal 18 dicembre scorso prevede il massimo rigore nei prossimi giorni per contenere la diffusione del Covid-19.

Non sarà, quindi, un Natale come tutti gli altri. E non sarà possibile organizzare pranzi e cenoni con tutti i familiari e gli amici più cari. Lo dice chiaramente il Governo sul proprio sito: «Sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono». E per spostarsi ci vorrà l’autocertificazione.

Ora, bisognerà fare i conti anche con una tradizione. L’ospite che porta a casa dell’invitato un dolce. Infatti, se non si è bravi a prepararli in casa, il rifugio è ricorrere alle pasticcerie. Ma come fare? Innanzitutto, sarà possibile ordinare online tramite i vari siti di food delivery. Infatti, per la consegna a domicilio non sono previste restrizioni. Bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie saranno chiusi al pubblico.

Tuttavia, fino alle 22 (ovvero fino a quando non sarà in vigore il coprifuoco) sarà possibile ricorrere all’asporto con il divieto di consumo nelle vicinanze dei locali. Quindi, anche durante i giorni rossi, le pasticcerie potranno continuare a vendere i loro prodotti.

Infine, da ricordare che se pasticcerie e forni vendono altri prodotti alimentari, offrendo quindi un servizio di minimarket, non saranno soggetti alle limitazioni, come nei casi dei supermercati e delle farmacie. Insomma, sarà un Natale ristretto ma non senza dolci.

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