Si aggrava il bilancio del naufragio di un barcone carico di migranti diretto verso l’Italia, avvenuto questa mattina a largo del porto libico di Zuara: i cadaveri finora recuperati sono 34 e si teme un numero imprecisato di dispersi. Fra le vittime anche bambini.

Trenta corpi sono stati trasferiti a bordo di nave Fenix, uno su nave Fiorillo. Nella zona proseguono le ricerche. In tutta l’area del Mediterraneo centrale, dove oggi, per le favorevoli condizioni meteorologiche, si registra un “traffico” intenso di imbarcazioni dirette verso l’Italia, la Guardia Costiera, che sta coordinando tutte le operazioni di soccorso, sta impiegando 14 navi: quattro – un pattugliatore e tre motovedette – sono della stessa Guardia Costiera.

Secondo quanto si è appreso, il barcone si sarebbe piegato su un fianco e oltre 200 migranti sono finiti in acqua.  Per la ricerca di altri superstiti la centrale operativa di Roma della Guardia Costiera ha disposto che altre proprie unità ed altri mezzi navali raggiungano al più presto l’area del naufragio. Sono anche in corso le operazioni per soccorrere le altre persone rimaste sul barcone.

Va ricordato che da alcuni giorni i migranti non possono essere sbarcati in Sicilia a causa della concomitanza con il G7 di Taormina in programma nel week end.