Sono già partiti questa mattina i primi aiuti dell’ENPA per i territori colpiti dalla grave emergenza sisma e gelo in Centro Italia. Si tratta, comunica la stessa Protezione Animali, di 12 tonnellate di cibo per animali (tra cui foraggio), cui si aggiungono coperte, ripari e gabbie.

Secondo Marco Bravi, presidente del Consiglio Nazionale Enpa e responsabile del Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo Iniziative della stessa associazione, “ci troviamo ad operare su aree in cui la presenza di animali era già stata normalizzata negli interventi subito dopo il terremoto. Ma con il freddo e con le nuove scosse di questi giorni alcune delle problematiche che pensavamo risolte si sono ripresentate e se ne sono poste delle nuove”.

Per garantire una distribuzione capillare degli aiuti su tutto il cratere del sisma, la strategia stabilita sarà quella di convogliare il materiale verso le sedi territoriali dell’associazione che, grazie alla loro conoscenza approfondita del territorio, delle urgenze, delle comunità locali, provvederanno a smistarli in funzione delle specifiche necessità.

Questo primo carico è destinato a coprire le zone di Avezzano con i canili di Sante Marie, Pescara ed Atri, di Carrufo e di Villa Santa Lucia degli Abruzzi (con gravi problemi di neve); ma anche Ofena e Capestrano (dove l’emergenza neve è sotto controllo), Castel del Monte (AQ), Teramo, Montorio, Cusciano, Cerqueto, Pietra Camela, Nerito, Sant’Egidio alla vibrata, Villa Ripa, Torricella, Sicura, Ceppo Pagliaroli, Elce, Fiume, Rocca Santa. A breve partiranno anche gli aiuti per la zona di Norcia, con consegne sia a privati sia al presidio veterinario della Protezione Civile; poi, lunedì, sarà la volta di Amatrice.

L’impegno di ENPA continuerà comunque anche nelle zone del Sud Italia colpite dalla recente ondata di maltempo. Sebbene la fase strettamente emergenziale è ormai alle spalle, restano le difficoltà del post-emergenza.

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