Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Univerde, è intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus, e ha affrontato il tema del nubifragio nel capoluogo siciliano.

L’ex ministro ha affermato: «Non c’è città al mondo capace di resistere alla pressione di un’acqua della quantità che è caduta a Palermo. Il nostro clima si sta tropicalizzando e dobbiamo avere sistemi di pre-allerta, che consentano di vedere anche a breve la formazione di questo tipo di fenomeni estremi. Ho paura che queste cose vengano trattate con un adempimento formale, invece il piano di adattamento ai cambiamenti climatici deve rientrare in una serie di procedure salva-vita».

L’ex presidente nazionale della Federazione dei Verdi ha poi aggiunto: «Abbiamo avuto un inverno molto mite, il caldo è arrivato già a maggio e il mare è più caldo del solito. Allora questi nubifragi che in genere erano a settembre e ottobre si sono anticipati e li abbiamo avuti addirittura a luglio. Mi hanno spiegato che non c’è città al mondo capace di resistere alla pressione di un’acqua della quantità che è caduta a Palermo. Bisogna mettere nel conto che mentre fai in modo di ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici, devi confrontarti con il fatto che il clima è cambiato in modo significativo. È un po’ come fa la Florida quando avvisa che è in arrivo la stagione degli uragani e dice ai cittadini di prepararsi. Noi abbiamo la fortuna di essere in una zona climaticamente temperata. Adesso il problema è che noi ci stiamo tropicalizzando e dobbiamo avere sistemi di pre-allerta, che ti consentano di vedere anche a breve la formazione di questo tipo di fenomeni estremi. Bisogna anche rivedere il sistema di assicurazione rispetto ai danni climatici».

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