Dopo quello di ieri notte – con la morte del generale iraniano Qassem Soleimani – c’è stato un nuovo raid aereo americano in Iraq, a nord della capitale Baghdad.
Stavolta a morire è stato un comandante delle Forze di Mobilitazione Popolare (Hashd al Shaabi). Lo ha riferito la televisione di Stato irachena che, per ora, non ha specificato l’identità del comandante ma ha parlato di “morti e feriti”.
L’emittente iraniana Press TV ha annunciato poi che il raid americano ha ucciso Shibl al Zaidi, leader delle Brigate Imam Ali, milizia che fa parte delle Unità di mobilitazione popolare (Pmu) allineata con l’Iran: l’attacco è stato sferrato a un convoglio a Taj, in Iraq. Al Zaidi è stato ucciso insieme a suo fratello e a cinque guardie del corpo. Tre i feriti gravi.
Nel dettaglio, secondo Reuters che cita una fonte dell’esercito iracheno, due dei tre veicoli che componevano il convoglio di miliziani appoggiati dal governo di Teheran sono stati trovati bruciati a nord della capitale irachena, così come sei corpi bruciati.
Aggiornamento, 10.41: La coalizione anti – Isis a guida Usa ha negato di avere eseguito raid aerei sul distretto di Taji. Le Forze di Mobilitazione popolare hanno, invece, confermato il raid, riferendo che le vittime sono medici vicini al gruppo e nessun esponente delle milizie è rimasto ucciso.
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